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IL CORRIERE DELLO SPORT – Francesco Totti domenica sera allo stadio è stato oscurato dai display. Lo storico capitano è tornato per la prima volta all’Olimpico da quando ha lasciato la Roma accettando l’invito del presidente del Coni Malagò. I tifosi, almeno quelli che l’hanno incrociato, gli hanno riservato un caloroso saluto. L’ex numero 10 ha deciso solo domenica mattina di accettare l’invito ed è arrivato allo stadio solo pochi minuti prima del fischio d’inizio. Ha preso posto in tribuna autorità, non ha salutato nessuno dei dirigenti giallorossi ed è andato via poco prima che finisse il match. Lo riporta il quotidiano Corriere dello Sport.
LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico è riuscito a tenere la barra dritta nei momenti peggiori. Le buone prestazioni di Pastore, Zaniolo e Mancini gli interessano poco però, perché lui vuole vincere e arrivare tra le prime quattro.
Pellegrini e Diawara out ancora un mese. È questo il responso dei controlli a cui ieri sono stati sottoposti i due centrocampisti dopo i due infortuni, rispettivamente, al ginocchio e al dito del piede destro. La buona notizia è che il recupero procede bene per entrambi, quella cattiva è che per le prossime partite Fonseca dovrà farne ancora a meno.
Per questo domenica, quando Nicolò Zaniolo – dopo aver segnato al Milan il gol che ha deciso la partita – ha baciato la maglia, i tifosi della Roma hanno avuto un brivido. Tenendo conto che in tribuna c’era Fabio Paratici (Chief Football Officier della Juventus), quel bacio sembra quasi essere un messaggio per il futuro: io a Roma sto bene, eccome.
“L’azionista di maggioranza ha sempre pensato a rafforzarsi – ha detto il Ceo Guido Fienga –, ascoltando interessi da soggetti che possono portare idee al progetto. In ogni caso la diligence non è stata fatta sulla Roma, ma sul controllante. Non abbiamo avuto notizia di contatto con questo eventuale investitore“.
IL CORRIERE DELLA SERA – Con la maglia della Roma, in un anno e mezzo, ha giocato solo tre partite dal primo all’ultimo minuto: Roma-Atalanta 3-3, Roma-Entella 4-0, Roma-Milan 2-1. Anche per l’importanza del momento, la partita contro il Milan di Pastore è stata la migliore di queste. I numeri sono stati tutti positivi: 4 tiri, un expected gol purtroppo fallito, 81% di passaggi riusciti, 9 palloni recuperati e solo uno perso, 4 tackle vinti e 6, 5 falli subiti e uno commesso. Nessuno pensava, a inizio stagione, che potesse rendere ancora così tanto. “Sto bene ma posso fare ancora meglio – ha detto El Flaco –. Fonseca mi ha dato fiducia dal primo giorno e questo, per ogni calciatore, è decisivo. L’allenatore non ci lascia mai soli e parla con tutto il gruppo“. Lo scrive il Corriere della Sera.
IL MESSAGGERO – Errori che si ripetono: in difficoltà a Bologna, contro l’Atalanta non chiude su de Roon in occasione del raddoppio dei bergamaschi. Quando torna in campo dopo la sosta, delude a Genova. In Europa League, prima dell’abbaglio di Collum, ha la palla del 2-0 a tu per tu con Sommer ma calcia a lato. Domani Udine, dove nel 2016 decise la partita con un gran gol, per riscattarsi. Lo scrive Il Messaggero. Paulo Fonseca nell’ultimo periodo è apparso molto provato, in difficoltà per ciò che stava accadendo alla squadra, tra qualche pareggio inaspettato, i tanti infortuni e la sensazione, ormai vinto dalla sfortuna, di non poterne uscirne.
LA REPUBBLICA – Per ora soltanto dalla panchina, ma chissà cosa riserva il futuro a Ebrima Darboe, talento di 18 anni della Primavera della Roma che mister Fonseca ha voluto convocare per l’incontro dei giallorossi contro il Milan, domenica sera. Quando Ebrima misa piede per la prima volta in Italia, nel 2016, era un quindicenne partito dal Gambia – dove è nato nel 2001 – lasciandosi alla spalle una mamma vedova, sorelle e fratelli, gli amici dell’accademia sportiva.
E la sensazione è che l’esperimento sin qui felicissimo di Gianluca Mancini a centrocampo troverà continuità almeno per un altro mese. La certezza è arrivata ieri quandoAmadou Diawara e Lorenzo Pellegrini si sono sottoposti a visite per controllare a che punto fosse la guarigione dai rispettivi infortuni.
IL TEMPO – A seguito dei tanti infortuni era nata l’idea di andare a pescare dal mercato degli svincolati, ma, dopo diversi test fisici e tecnici i giallorossi hanno deciso però di non mettere nessuno dei due sotto contratto, preferendo puntare sulla soluzione Mancini, che ha mostrato grande personalità ed applicazione tattica nel ruolo. Lo scrive Il Tempo.
Senza farsi prendere dallo sconforto per i numerosi infortuni subiti dai centrocampisti il tecnico della Roma ha dimostrato di essere più forte dell’emergenza del reparto, abbassando prima Pastore accanto a Veretout e scegliendo poi di puntare sulla carta Mancini, che aveva disputato soltanto un paio di partite da me diano ai tempi del Perugia.
L’assemblea degli azionisti della Roma riunitasi a Trigoria ha approvato la proposta di aumento di capitale fino ad un massimo di 150 milioni di euro, con la fine del 2020 come termine ultimo per eseguirlo.