Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Totti: “Se mi chiedessero di tornare alla Roma mi metterebbero in difficoltà”

Totti e Lippi presenti a FoodSport parleranno della loro carriera, dello sport e del loro rapporto con il cibo

Ospiti eccezionali oggi sulle frequenze di Radio Radio. Alle ore 17:00, nel corso del programma “FoodSport“, che unisce gli sportivi al cibo, interverranno Francesco Totti e Marcello Lippi. I due racconteranno le loro scelte a tavola, i piatti preferiti e il rapporto con il cibo quando si è atleti ai massimi livelli.

Nel corso della trasmissione ci sarà spazio anche per curiosità e aneddoti da parte del CT e del numero 10 della Nazionale campioni del mondo nel 2006 in Germania. Di seguito le parole dell’capitano giallorosso:

Cosa ti lega a Lippi?
“I ricordi, levato quell’infortunio, sono tutti positivi. Oltre ad aver conosciuto un grande allenatore, ho conosciuto un uomo spettacolare, un padre. Mi ha coccolato in tutto e per tutto. Ha cercato in tutte le maniere di darmi forza e voglia di poter disputare quel Mondiale. Con quel piccolo incontro a Villa Stuart ha fatto sì che scattasse qualcosa nella mia testa. Nei venti giorni di Coverciano mi prendeva da parte e c’era una sintonia diversa rispetto altri allenatori. Vincere la coppa del mondo è il coronamento di un sogno, ma la vittoria più bella è stata il rapporto umano che si è creato con il mister Lippi”.

Lippi è contato più di Spalletti quindi?
“Diciamo che sono due allenatori diversi e hanno due pensieri diversi. Rispettabili entrambi”.

Chi ha vinto a carte prima della finale dei mondiali tra te e Gattuso?
“Alla fine alle sei di mattina è finita in pareggio”.

Come hai fatto a integrarti con Lippi essendo un simbolo della Juve e tu della Roma?
“Noi eravamo in Nazionale e pensavamo solo a quello. Non c’era spazio per Roma, Juve o Inter. L’unione era la nostra forza e l’obiettivo era portare gli azzurri il più lontano possibile La determinazione che mettevamo in ogni allenamento ci ha portato sul tetto del mondo”.

Con Lippi la Roma avrebbe vinto di più?
“Quando alleni una grande squadra significa che c’è un grande allenatore. Quando hai i campioni per il tecnico è tutto più facile, bisogna solo gestire i giocatori e in questo era il bravissimo. Per me non è venuto perché non c’era la squadra per vincere (ride, ndr). Certo ci avrebbe dato qualcosa in più”.

Come procede l’attività da procuratore che stai cercando di mettere su?
Io sto iniziando questo nuovo percorso, ma è ancora tutto da definire. Potrei far crescere giovani italiani e stranieri il più possibile. Vorrei fargli capire la realtà calcistica. Dopo 30 anni di esperienza credo di poterlo fare. E’ un lavoro di scouting soprattutto sui giovani. E’ una cosa che sto pensando di fare, ma è ancora tutto in divenire.

Come va con Zaniolo tuo inquilino?
Ora faccio questa battuta: in quella casa dove sono stato per 15 anni ci ho messo Alisson che è diventato il più forte del mondo e poi Zaniolo. Ora sarà una casualità, però….

E se Zaniolo andasse in Premier?
Sarà una decisione della società.

Vedi in Cristian buone potenzialità?
La cosa che mi piace di più è che un appassionato di calcio. Poi starà a lui far vedere se avrà qualità o meno. Lui è un buono in tutto e per tutto e non lo dico perché è mio figlio. Io rispetto a lui ero più paracelo.

In questi giorni si parla di Friedkin come nuovo proprietario della Roma: se la prendesse lui torneresti in giallorosso?
Devo rispondere? Io ho un carattere abbastanza forte e permaloso. Quando prendo un percorso lo porto a termine in tutto e per tutto. Se mi venissero a chiedere se potessi tornare alla Roma mi metterebbero in difficoltà, ma direi di no per rispetto della mia decisione. Voglio fare una nuova esperienza. Spero che quest’altro americano possa venire, ma quando ci metti le mani dentro capisci la realtà di Roma. Spero che i tifosi della Roma, me compreso, possano tornare ad alti livelli con un presidente che possa mettere tanti di quei soldi che possa vincere tutto a partire dalla Champions League. Nulla da togliere a Pallotta perché ognuno ha i suoi movimenti e pensieri. In questo momento vado nella mia direzione.

Ti dispiacerebbe vedere Zaniolo con la 10? La meriterebbe?
Io per il bene di Zaniolo smetterei di fare i paragoni con me. Se continuerà così, e spero che lo faccia, meriterà tutto quello che il calcio può riservare. Cerchiamo di lasciarlo crescere, è ancora giovane. Ha capito la mentalità romana, e spero che possa rimanere a Roma il più possibile anche se penso non sarà così

Dopo le parole di Francesco Totti, ecco quelle dell’ex Ct campione del Mondo Marcello Lippi:

Come nasce il rapporto che ti lega a Totti?
C’era una grande stima da parte mia anche prima del suo infortunio. Vedevo che stava nascendo qualcosa di importante (prima del mondiale, ndr) ed il segreto è quello lì. Vidi che Francesco si fece male e la mattina dopo andai a trovarlo in clinica. Lui mi disse che gli dispiaceva per l’accaduto ed io risposi che doveva pensare a guarire, per venire al mondiale. Lo feci perché lo sentivo, sapevo che ce l’avrebbe fatta pur non essendo al 100% dall’inizio. Francesco questo lo ha apprezzato molto. Venne a stare con noi in nazionale poco dopo che si era fatto male, nonostante il forte dolore alla caviglia. Nessuno, da quel momento in poi,
si permise più di non rispondere

Mai stato vicino alla Roma?
Sì, sono stato vicino alla Roma, abbiamo parlato qualche volta ma poi il discorso non è proseguito. Se alleni i grandi club un minimo di competenza tecnica devi averla, ma non vinci per la tattica. Vince chi riesce ad entrare maggiormente nella testa dei propri giocatori

Su Zaniolo
Tutti i grandi campioni sono osservati dai grandi club. E’ un grande talento e a queste qualità tecniche abbina grande forza atletica. Credo che possa fare una splendida carriera. Non penso possa arrivare a fare quello che ha fatto Totti.

Vedi in Cristian buone potenzialità?
La cosa che mi piace di più è che un appassionato di calcio. Poi starà a lui far vedere se avrà qualità o meno. Lui è un buono in tutto e per tutto e non lo dico perché è mio figlio. Io rispetto a lui ero più paracelo.

In questi giorni si parla di Friedkin come nuovo proprietario della Roma: se la prendesse lui torneresti in giallorosso?
Devo rispondere? Io ho un carattere abbastanza forte e permaloso. Quando prendo un percorso lo porto a termine in tutto e per tutto. Se mi venissero a chiedere se potessi tornare alla Roma mi metterebbero in difficoltà, ma direi di no per rispetto della mia decisione. Voglio fare una nuova esperienza. Spero che quest’altro americano possa venire, ma quando ci metti le mani dentro capisci la realtà di Roma. Spero che i tifosi della Roma, me compreso, possano tornare ad alti livelli con un presidente che possa mettere tanti di quei soldi che possa vincere tutto a partire dalla Champions League. Nulla da togliere a Pallotta perché ognuno ha i suoi movimenti e pensieri. In questo momento vado nella mia direzione.

Ti dispiacerebbe vedere Zaniolo con la 10? La meriterebbe?
Io per il bene di Zaniolo smetterei di fare i paragoni con me. Se continuerà così, e spero che lo faccia, meriterà tutto quello che il calcio può riservare. Cerchiamo di lasciarlo crescere, è ancora giovane. Ha capito la mentalità romana, e spero che possa rimanere a Roma il più possibile anche se penso non sarà così

Marcello Lippi, commissario tecnico dell’Italia campione del mondo nel 2006, ha parlato durante la trasmissione “FoodSport” in onda a Radio Radio. Queste le sue dichiarazioni:

Come nasce il rapporto che ti lega a Totti?
“C’era una grande stima da parte mia anche prima del suo infortunio. Vedevo che stava nascendo qualcosa di importante (prima del mondiale, ndr) ed il segreto è quello lì. Vidi che Francesco si fece male e la mattina dopo andai a trovarlo in clinica. Lui mi disse che gli dispiaceva per l’accaduto ed io risposi che doveva pensare a guarire, per venire al mondiale. Lo feci perché lo sentivo, sapevo che ce l’avrebbe fatta pur non essendo al 100% dall’inizio. Francesco questo lo ha apprezzato molto. Venne a stare con noi in nazionale poco dopo che si era fatto male, nonostante il forte dolore alla caviglia. Nessuno, da quel momento in poi, si permise più di non rispondere”.

Mai stato vicino alla Roma?
“Sì, sono stato vicino alla Roma, abbiamo parlato qualche volta ma poi il discorso non è proseguito. Se alleni i grandi club un minimo di competenza tecnica devi averla, ma non vinci per la tattica. Vince chi riesce ad entrare maggiormente nella testa dei propri giocatori”.

Chi sceglie tra Totti e Del Piero?
“Due numeri 10 straordinari. È come dire Pelè o Maradona. Però avendo bisogno di altre caratteristiche in attacco difficilmente li facevo giocare insieme”.

Un parere su Zaniolo? 
“Tutti i giovani di talento sono osservati dai grandi club. Questo non vuol dire che Zaniolo sarà venduto. Alcuni giocatori diventano i simboli delle proprie squadre e lì trascorrono tutta la carriera. Zaniolo ha tecnica e grandi doti atletiche. Non penso che però possa fare una carriera come quella di Totti”.

Subscribe
Notificami
guest

3 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Ndicka / Roma
Buone notizie per Daniele De Rossi che ha ritrovato il suo centrale. A parte Lukaku,...
De Rossi / Udinese-Roma
Daniele De Rossi ha giustamente sottolineato nuovamente il diverso trattamento ricevuto dalla Lega in vista...
Motta / Bologna-Monza
Il giovane rossoblù è il nome nuovo per il centrocampo giallorosso in vista del prossimo...

Dal Network

  Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio,...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...
Il mondo del calcio si appresta a introdurre un cambiamento regolamentare di potenziale portata storica...

Altre notizie