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Fonseca cavalca l’onda del derby

Fonseca punta dritto ad un posto in Champions

Il test di stasera contro il Sassuolo è mirato: la Roma deve dar subito seguito alla prestazione del derby. Ma la curiosità è grande. Esemplare l’interpretazione del 4-2-3-1: corto e con il baricentro alto, aggressivo nel pressing e veloce nel possesso palla. Organizzazione, intensità e corsa, dunque. Fonseca spera in un miglioramento sotto porta: «Mi auguro che nel girone di ritorno ogni giocatore possa segnare più gol. Di chance ne abbiamo sempre create». L’attacco è il 5° della serie A e quindi non da zona Champions, da difendere stasera nella notte al Mapei Stadium: il 4° posto non è affatto al sicuro, con l’Atalanta che è tornata a -1. Fonseca è convinto che la sua idea di calcio sia stata recepita dalla squadra.

Così è pronto a confermare la Roma che ha dominato contro la Lazio: resterebbe ancora fuori, oltre a Florenzi che è appena andato al Valencia, il senatore Kolarov. Scuotendo la testa e agitando l’indice della mano, ha però fatto capire che il mancino dovrebbe essere escluso per il 2° match di fila. Avanti, insomma, con Spinazzola e Santon. Stessi interpreti per l’identica traccia. E per incrementare il raccolto esterno: in 10 viaggi già 21 punti, solo 18 invece in 11 partite in casa. La sfida è con De Zerbi, collega battuto al ballottaggio per la panchina giallorossa alla fine della primavera scorsa: «Mi piace il coraggio del Sassuolo che ha qualità offensive. Se lo lasciamo giocare, avremo problemi».

Fonseca è inequivocabile quando commenta le operazioni del club giallorosso su mercato. Le sue richieste non sono state accolte, esterno alto e centrocampista, anche se poi numericamente Perez va a sostituire l’infortunato Zaniolo e Villar il convalescente Daiwara: «Nella sessione di gennaio non è mai facile trovare giocatori che possano migliorare la squadra. O si prendono calciatori esperti in grado di entrare subito nelle rotazioni o di prospettiva. Noi abbiamo acquistato tre giovani pensando al futuro della Roma: Ibanez, Villar e Perez che è intelligente tatticamente. Sono con noi a Reggio Emilia, ma non giocheranno dall’inizio, non essendosi ancora allenati al lungo con noi. Se ne avrò bisogno, avranno spazio». Lo riporta “Il Messaggero”.

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