Il tecnico giallorosso: “Credo che il problema principale sia come abbiamo approcciato la gara nei primi minuti. Dopo i due primi gol abbiamo perso equilibrio”
Si è svolta nel primo pomeriggio di oggi la conferenza stampa di Paulo Fonseca, alla vigilia della gara contro il Bologna.
Ha capito cosa è successo contro il Sassuolo?
Sì. Come allenatore devo sempre analizzare ciò che è successo, e l’ho capito.
Come stanno Pastore e Mkhitaryan?
Si sono allenati normalmente, Mkhitaryan sta meglio di Pastore ma sono entrambi in lista per la gara di domani.
Cosa fa un allenatore per far fare il salto di qualità?
Stiamo lavorando per cambiare la mentalità, ma non è solo un errore mentale. Io ho sbagliato tatticamente e i giocatori tecnicamente e tatticamente. Credo che il problema principale sia come abbiamo approcciato la gara nei primi minuti. Dopo i due primi gol abbiamo perso equilibrio, solo dopo l’intervallo abbiamo fatto meglio. E’ importante però avere equilibrio in una squadra. Venivamo da una buona partita contro la Lazio, abbiamo sbagliato sopratutto tatticamente e tecnicamente. Stiamo lavorando tutti i giorni per inculcare la mentalità vincente ai giocatori, e devo dire che la maggior parte delle volte ho visto una squadra ambiziosa. Anche quando abbiamo perso abbiamo lottato con ambizione. La prima parte con il Sassuolo è totalmente il contrario di ciò che vogliamo.
Giocatori come Kolarov, con un livello di carisma alto, possono essere utili già da domani?
Vediamo domani. Devo dire che ho ancora qualche dubbio sui titolari di domani, non voglio parlare di questo. Kolarov è un leader, sicuramente può aiutarci.
Cosa è successo a Reggio Emilia? Ritiene utili eventuali interventi dei dirigenti?
Devo dire che dopo quell’intervista niente è cambiato, gestisco da solo lo spogliatoio. Non voglio parlare di ciò che succede nello spogliatoio, ma sono io che parlo con i giocatori. In questo momento mi sembra che dopo la sconfitta si parli di dramma, noi invece dobbiamo essere molto tranquilli. Il gruppo è unito, così come lo staff e la dirigenza.
Pastore non può giocare titolare?
E’ difficile, abbiamo altre soluzioni. C’è Mkhitaryan, Kluivert e Perotti. Pastore non è nella miglior condizione per iniziare la partita.
Con il Sassuolo l’arbitro è stato molto severo. Sembrava ci fosse una sorta di accanimento, è d’accordo?
Sì, in parte, ma non abbiamo perso per l’arbitro, ma perchè non abbiamo giocato bene. Non mi piace parlare di arbitri, è difficile capire perché una squadra come la Roma prende tanti cartellini gialli. Vedo tante partite in Italia, e il metro di giudizio non è lineare in tutte le gare. La mia insoddisfazione durante la partita è per questo.
Perez è pronto per giocare domani? I nuovi arrivi possono avere spazio?
Sono giovani con grandi qualità, ma devono adattarsi. Serve loro tempo per capire com’è il calcio in Italia. Se giocheranno domani? Vediamo.
Come si può ritrovare equilibrio in mezzo al campo?
Con un buon posizionamento. E’ vero che Diawara fa questo lavoro perfettamente, ma penso che anche Cristante ha questa capacità.
Abbiamo cercato di capire cosa vi siete detti con Dzeko dopo la gara. Voleva tornarci su?
Penso che in questi mesi avete capito che non mento. Quando non voglio parlare lo dico. Dopo la partita ho detto quello che è successo, che è un consiglio che mi ha dato un giocatore. E’ difficile per me se dopo si solleva una polemica sulle mie parole, non ho bisogno di mentire.
Sta pensando di proporre Kalinic dall’inizio con Dzeko?
Ho pensato a questa soluzione, ma non è facile cambiare completamente alcuni schemi che abbiamo in squadra. Può succedere a partita in corso, non dall’inizio.
Come si esce dalla pressione del Bologna? Perché questa pressione in Italia ha molto successo?
Quando è arrivato Perez gli ho chiesto quante squadre in Spagna marcano a uomo. Mi ha detto nessuna e gli ho detto di prepararsi perché qui lo fanno tutti. Giocano a uomo e sono tutte aggressive. Abbiamo affrontato il Verona che ha queste caratteristiche ed abbiamo fatto una buona partita con movimenti e contro-movimenti. Non è mai facile affrontare una squadra che marca a uomo ed è aggressiva.
Dzeko ha detto che la squadra è forte, ma che i giovani devono dare di più. E’ d’accordo?
Dzeko ha detto che siamo tutti responsabili, lui in primis perché è il capitano. Lui ha detto che lo siamo tutti, non solamente i più giovani. Onestamente non mi sembra una critica ai giocatori più giovani, mi sembra un consiglio. Dzeko è il leader dello spogliatoio, non ho sentito un tono critico alla squadra. Abbiamo perso, ma non mi sembra una critica per i giovani. Sulla mancanza di qualità: la sconfitta contro una squadra come Sassuolo arriva se non hai avuto qualità.
