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Di Martino: “Coronavirus? Il caos che si è creato in Italia non c’è in Germania”

Le parole del Team Manager dell’Herta Berlino

Intervenuto sulle frequenze di Teleradiostereo, Nello Di Martino, Team Manager dell’Hertha Berlino, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Che effetto fa essere italiano e vivere questa situazione all’estero?
“Sono sicuro che il caos che si è creato in Italia, fortunatamente, qui in Germania non c’è stato. Ecco, oggi la situazione è un po’ mutata, i negozi chiudevano alle 18, c’era la fila davanti ai supermercati, ma allo stesso tempo la gente faceva come se nulla fosse. Probabilmente da noi ancora la percezione che esiste in Italia non c’è”.

Il Covid è arrivato anche nel vostro club.
“Stamattina dovevamo allenarci, ma ci hanno detto che uno dei ragazzi era risultato positivo al tampone e ci hanno rimandato a casa. Io sono sempre ottimista, lo sono di natura, il sistema sanitario tedesco è eccellente, siamo molto seguiti. Vediamo cosa succederà nei prossimi giorni”.

Lei ha vinto l’Europeo U21 nel 2004 e il Mondiale nel 2006: come mai non lavora in pianta stabile con la Nazionale?
“Io lavoro da 50 anni all’Hertha, appartengo a questa società. Non posso fare troppe cose insieme, queste due esperienze che avete ricordato sono giunte a campionati finiti. Io faccio una cosa per volta e cerco di farla bene”.

Lei era presente alla caduta del muro: come l’ha vissuta?
Quel giorno avevamo finito l’allenamento pomeridiano, mi è arrivata una telefonata del mister dell’epoca che mi disse che era caduto il muro. Uscimmo di casa, ma non fummo in grado di arrivare alla porta di Brandeburgo perchè c’erano tantissime persone in strada. Dopo due giorni però incrociai una signora anziana, che si augurava che il muro potesse essere costruito ancor più alto: fu un episodio veramente singolare!

Com’ è stato l’ambientamento di Piatek?
“E’ un ragazzo fantastico. Io, lui, Ascacibar e Cunha parliamo fluentemente italiano. Piatek è un grande giocatore, ma qui si gioca un calcio diverso rispetto all’Italia. In Germania l’attaccante deve fare anche la fase difensiva e su questo deve migliorare. Non so perchè sia andato via dal Milan, sicuramente potrà dare una grande mano all’Hertha”.

La Roma ha seguito Dirlosun: sarebbe pronto per il grande salto?
“Ha bisogno di avere una squadra e una società che gli diano fiducia. E’ ancora giovane, aveva iniziato il campionato alla grande, poi con i primi accostamenti a club di un certo valore si è fermato un po’. Un ragazzo come lui va fatto crescere con serenità, senza pressioni e credo che Dirlosun abbia ancora tanta strada da fare”.

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