E’ scomparso Piero Gratton, il disegnatore e ideatore del “Lupetto” della Roma
Grazie Piero.
Grazie per tutti i fogli, i diari, gli appunti, i banchi di scuola, i muri della città riempiti con il tuo lupetto.
Grazie per tutte quelle volte che abbiamo provato a rifarlo esattamente come tu, e solo tu, lo avevi concepito.
Grazie per averlo reso così bello e semplice ma allo stesso tempo così difficile da replicare.
Grazie per averlo pensato e disegnato così duro e spigoloso, ma solo in apparenza.
Grazie per aver dato forma ad un sentimento, per aver disegnato un simbolo eterno che ci ha fatto sentire sempre a casa, che ha rappresentato per tutti noi una stella polare.
Grazie perché lo abbiamo sentito talmente nostro che lo abbiamo indossato con orgoglio, su magliette, collane, bracciali e sulla pelle, infiniti tatuaggi a renderlo immortale.
Grazie perché quel lupetto ci ha rappresentato in campo, lo abbiamo visto sul petto dei nostri giocatori più forti e fieri.
Grazie perché quel lupetto ha mantenuto nel tempo un fascino che non aveva scadenza, un fascino eterno, non solo grafico ma morale. Era ed è il “Lupetto della Roma”.
Grazie Piero Gratton per esser riuscito a dare forma all’amore. Il nostro, che custodiamo da decenni con gelosia morbosa.
Ieri sera abbiamo riaperto cassetti, rivisto foto, ripreso maglie e ce lo siamo baciati.
Lo stemma della Roma, il Lupetto della Roma. E’ lì e lo sarà per sempre.
Grazie Piero per tutte le volte che ci hai fatto disegnare l’amore per la nostra Roma.