Le parole del noto paroliere italiano
Pasquale Panella, uno dei più grandi parolieri della musica italiana e noto tifoso giallorosso, ha rilasciato un’intervista a Rolling Stone, in cui ha parlato anche di Roma, Venditti e Totti. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:
Il rapporto con Venditti.
“Ho un rispetto altissimo per Venditti. Tra noi non c’è nessun contatto, ci incontrammo una volta e fu molto ammirativo. Ma ho un rispetto incrollabile perché ha scritto ‘Grazie Roma‘. Non perché ha scritto un inno per la Roma, ma perché è scritto benissimo. Io un inno non saprei mai farlo. Se devo decidere, scelgo prima una squadra del cuore in modo da potermi permettere di avere un cure. Ecco, questa è bellissima! A ciò servono gli artisti. Come diceva Auguste de Villiers de L’Isle-Adam: ‘Vivere? I servi lo faranno per noi’. Ossia, tu dicevi: vedere me che canto ‘Grazie Roma‘. Per questo ci sono gli artisti: la canta Venditti e non io. Perché io non saprei cantarla e neanche scriverla. Ma è una banalità, che andrebbe epigrafata: l’artista fa qualcosa che un altro non sa fare, Venditti in questo è paradigmatico. Io non lo canto mai, perché lo fa già bene lui”.
Su Totti: “È il capitano, resta il capitano! Ho visto che fa la più brutta pubblicità del mondo. Gesù, quando lo vedo che si impegna nelle pubblicità… Ma dico, santiddio, gli ci vuole un designer nel comportamento. Tra l’altro in questo spot pubblicizza un prodotto per lavatrice che è biancoceleste. Ma le vedono queste cose o no? Non sarebbe corretto dirlo perché resta il capitano, però mi scapperebbe: ‘A Francè è pure biancoceleste quello che butti in lavatrice’. Ma è il capitano, qualsiasi cosa dovesse succedere. Anche lui, come tutti i grandi, vive questa attrazione per la disfatta, che si realizza con tali prestazioni. Come quando fa l’attore, con le barzellette. Solo questo gli direi: ‘A Francè, ma me voi chiamà quanto devi fa ste cose? Fatti consigliare’. Comunque, è sempre il capitano!”.