Il giallorosso: “Devi essere in grado di privarti di molte cose, di avere uno scopo, di lavorare sodo”
Henrikh Mkhitaryan, centrocampista della Roma e UNICEF Goodwill Ambassador, è intervenuto in una diretta social con la pagina Instagram di ‘Children of Armenia Fund’ (COAF), associazione non-governativa che mira al potenziamento dell’istruzione e al miglioramento dell’assistenza sanitaria dei giovani delle comunità rurali dell’Armenia. Il 77 giallorosso ha risposto alle domande dei ragazzi dei villaggi del suo Paese rimasti a casa per l’emergenza Coronavirus. Queste le sue parole:
Come si diventa calciatori?
“Non c’è un segreto per diventare un calciatore, è più un desiderio. Devi essere in grado di privarti di molte cose, di avere uno scopo, di lavorare sodo. Solo il talento non è abbastanza, devi fare del tuo meglio. Devi sempre cercare di fissarti un obiettivo”.
“Ho sempre detto che il mio obiettivo era quello di diventare un calciatore, non ho mai avuto dubbi. Ci sono state difficoltà, delle delusioni, ma sono durate poco e dopo sono riuscito ad andare avanti”.
La vita da calciatore?
“Ci sono molte critiche nella vita di un calciatore․ Fai una brutta partita e tutti ti criticano. Devi essere in grado di essere pronto a tutto. Se ti piace il calcio i tifosi ti rispetteranno. Se sei debole, non puoi giocare a calcio, ma puoi fare sport. Devi avere nervi saldi e resistere a tutto ciò”.
Sulla carriera…
“I punti di svolta nella mia carriera sono stati tutti i passaggi da un club all’altro”.