“Si consente ai club dalla A alla C di pagare un solo mese di stipendio”
“Siamo sorpresi e fortemente delusi dalle nuove norme per le iscrizioni, che consentono ai club, dalla A alla C, di pagare un solo mese di stipendio, e per di più al netto, di qui alla fine del campionato. Un comportamento assurdo e una norma irricevibile, che non abbiamo votato né noi ne’ gli allenatori”, queste le parole di Umberto Calcagno, riportate dall’Ansa.
Le decisioni prese oggi dal Consiglio della Figc non trovano il consenso del vicepresidente dell’AIC, che ha aggiunto: “Valuteremo domani con i calciatori, ma per la B e la C siamo seriamente preoccupati: questa è la volta che qualcuno protesta davvero”.
Le norme del governo consentono ai club di pagare il netto e non il lordo, in caso di contenzioso (con molti club che non sono intenzionati a pagare marzo e aprile per il lockdown), per l’iscrizione ai prossimi campionati basterebbe di fato pagare solo il netto di maggio, perchè i controlli per le iscrizioni si riferiscono solo agli stipendi fino al 31 maggio e per quelli successivi il termine di controllo e’ spostato in avanti, a metà ottobre.
Ha concluso: “Il combinato delle agevolazioni dello Stato degli eventuali contenziosi e dei controlli ritardati comporterebbe in sostanza questo: che i giocatori si sono allenati a marzo, hanno fatto il lockdown a casa seguendo i programmi dei preparatori, tornano ad allenarsi, giocano fino al 20 agosto, e il rischio concreto è che in cinque mesi e mezzo prendano solo uno stipendio”.