Il Ministero di Beni Culturali risponde così al Comune di Milano, che lo scorso novembre aveva chiesto di verificare il possibile interesse culturale dell’impianto
Lo stadio di San Siro “non presenta interesse culturale e come tale è escluso dalle disposizioni di tutela”. Così il ministero dei Beni culturali, attraverso la commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia, ha risposto al Comune di Milano che il 13 novembre dello scorso anno aveva chiesto di verificare se sullo stadio cittadino esiste un interesse culturale, vista la possibilità di abbattimento legata al progetto del nuovo stadio di Inter e Milan. Per la Soprintendenza San Siro non ha interesse culturale e quindi potrebbe essere abbattuto. Infatti secondo quanto si legge nel documento “le persistenze dello stadio originario del 1925-’26 e dell’ampliamento del 1937-’39 risultano del tutto residuali rispetto ai successivi interventi di adeguamento e ampliamento, realizzati nella seconda metà del Novecento e pertanto non sottoposti alle disposizioni, perché non risalenti ad oltre settanta anni”.
Inoltre “le stratificazioni, gli adeguamenti e ampliamenti fanno dello stadio un’opera connotata dagli interventi del 1953-’55, oltre a quelli del 1989-’90, nonché dalle opere successive al Duemila, ovvero un’architettura soggetta a una continua trasformazione in base alle esigenze legate alla pubblica fruizione e sicurezza e ai diversi adeguamenti normativi propri della destinazione ad arena calcistica e di pubblico spettacolo”.
La decisione spiana definitivamente la strada all’accordo tra i due club meneghini e l’amministrazione comunale per la realizzazione del nuovo stadio e della trasformazione del quartiere. Il sindaco ha ottenuto di “salvare” una parte del vecchio san Siro (una curva e parte di una tribuna) giusto come simbolo storico dell’impianto che ha visto Milan e Inter conquistare ben dieci Coppe dei Campioni. L’area su cui ora sorge il campo di gioco diventerà un parco/centro sportivo aperto al pubblico, mentre attorno l’area verrà trasformato ospitando un albergo, un centro commerciale e spazi ricreativi. Lo riporta repubblica.it.