Parla il patron della Viola: “Pallotta doveva vincere qualcosa prima di promettere che la Roma sarebbe arrivata nelle top-cinque d’Europa”
Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, intervenendo ai microfoni di Radio Bruno Toscana, ha commentato anche l’approdo di Dan Friedkin alla Roma in qualità di proprietario del club giallorosso. Ecco le sue parole…
“Non conosco Friedkin personalmente, ma conosco la JP Morgan, l’advisor di cui si è servito: io nel 2010/11 dovevo entrare nella Roma con DiBenedetto ma poi ho rinunciato. Poco dopo arrivò Pallotta. I miei genitori mi hanno insegnato tante cose tra cui quella di imparare dagli sbagli degli altri. Pallotta non sapeva nemmeno parlare italiano, perché lui era americano di terza generazione: io invece parlo italiano, io sono stato italiano prima di tanti altri. La prima cosa che consigliare dire a Friedkin è di non fare promesse che poi non può mantenere: a Pallotta, ad esempio, dissi che prima di promettere ai tifosi della Roma che la sua squadra sarebbe arrivata nelle top-cinque del mondo, doveva prima vincere qualcosa. Io non faccio mai promesse che non posso mantenere”.