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Gregori (ex Roma): “Pau Lopez non è tra i primi 5 della Serie A. Ha delle lacune”

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Attilio Gregori, ex portiere giallorosso, ha parlato dell’ attuale estremo difensore della Roma

Ai microfoni di Bar Forza Lupi, trasmissione di Centro Suono Sport, è intervenuto Attilio Gregori, ex portiere della Roma. Si è parlato di Pau Lopez e non solo, queste alcune dichiarazioni:

Musso è il portiere che preferisci tra le nuove leve?
“Musso gioca in una squadra dove non c’è pressione rispetto a Roma. Lui e Silvestri sono molto bravi, vorrei vederli all’opera in una piazza come la Capitale, dove sei sempre sotto giudizio di tutti. Non penso ci siano dubbi sulle loro doti, tutti i portieri fanno degli errori, però nel tempo hanno dimostrato di essere due giovani di prospettiva. A me piace Musso, ma anche Silvestri ha fatto benissimo”.

Roma e Udinese hanno sempre sfornato ottimi portieri…
“Ai miei tempi, bisogna ringraziare Negrisolo, l’allora preparatore. Anche l’Udinese ha avuto grandi portieri, penso ad Handanovic, è merito dello staff organizzato che hanno. Ricordo anche Negrisolo che, negli anni ‘80, allenava i portieri e dal punto di vista tecnico era il numero uno. Oggi la Roma ha Savorani, che era un allievo di Negrisolo, poi è chiaro che se è un portiere è già talentuoso è più facile allenarlo. Difficile migliorare alcuni portieri, bisogna solo allenarli, mentre dal settore giovanili bisogna allenarli dal punto di vista tecnico”.

Pau Lopez?
“Ha denotato parecchie perplessità, non brilla per continuità e questo è sicuro. Torno a ripetere dicendo che giocare nella Roma non è facile, se non hai grande personalità tipo Peruzzi, se ti trascini un errore, ne fai altri e difficilmente ti riprendi. A Roma sei sempre l’occhio della critica, poi per giocare in Serie A con la Roma qualche dote devi averla. Nel complesso, Pau Lopez ha delle lacune, credo che alla fine non possiamo dire che sia tra i primi 5 del campionato e per questo la Roma ha sbagliato portiere”.

Come deve comportarsi il portiere in campo?
“Dipende da come tu imposti la partita, da come vuoi giocare contro determinati avversari. La Roma tiene la difesa altissima e lascia molto campo alle spalle, con il portiere che diventa così il libero aggiunto e questo non è sbagliato, poi è chiaro che bisogna sempre vedere come un tecnico voglia far giocare la squadra, che comunque mostra coraggio quando porta la difesa sulla linea dei centrocampisti. Alcune volte, però, bisognerebbe studiare l’avversario e cambiare metodologia di gioco”.

Alla Roma manca un giocatore di carattere?
“È un discorso che sento da tanto tempo, penso che occorra conoscere bene il calcio. La Roma avrebbe un leader secondo me ed è Dzeko. Ci sono stati dei problemi ultimamente, ma è un discorso che sento da tanto tempo, con il gioco che fa la Roma, penso che stia raggiungendo degli ottimi livelli. Come sbagli una partita, si viene giustamente criticati e tutto diventa più difficile. La Roma ha i leader in campo, in ogni reparto c’è un giocatore con questo tipo di caratteristiche”.

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