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L’ira dei Friedkin su Fonseca. Per il futuro manca il sì di Sarri

I proprietari non hanno digerito la debacle di Old Trafford

La stagione della Roma si è schiantata contro il sesto gol del Manchester United, chiudendo, di fatto, la storia di Paulo Fonseca sulla panchina giallorossa. La figuraccia all’Old Trafford ha fatto infuriare i Friedkin, che hanno tuonato contro i dirigenti di Trigoria, pronti a chiedere la testa del tecnico portoghese anche subito. Ma, oltre al ritorno con lo United, mancano ancora 5 gare di campionato da giocare — tra cui Inter e Lazio — per non scivolare miseramente all’ottavo posto in classifica, anche alle spalle del Sassuolo. Accelerando, nel frattempo, la pianificazione del futuro. La Roma e Sarri hanno infatti parlato spesso e torneranno a farlo. Ma attenzione a dare per fatto l’accordo. Un appuntamento è in programma a breve, prima del ritorno col Manchester di giovedì. Certo tra l’allenatore, l’agente e la dirigenza c’è già stata una lunga riunione in video conferenza: cinque ore, in cui però non è arrivato il “sì”. È quello che aspetta la Roma: i Friedkin e Tiago Pinto hanno scelto lui ma non hanno ancora ricevuto una risposta positiva. Sarri aspettava il Tottenham, con cui però i discorsi non hanno prodotto nulla di buono. L’ex tecnico di Juve e Napoli non ha sciolto le sue riserve. Insomma, deve convincersi. Anche perché prima di dire sì deve sciogliere un legame residuo coi bianconeri. Si tratta di un’opzione che prevede il rinnovo automatico fino al 2022: per non farlo scattare la Juve deve versare entro il 30 giugno una penale da 2,5 milioni. Da una parte i bianconeri, se non pagano la cifra, saranno costretti a dare l’intero stipendio di Sarri per la prossima stagione. Ma dall’altra lo imprigiona, perché oltre quella data, scade la penale e lui potrebbe andarsene solo rinunciando ai soldi. Di contro la Roma, ormai certa di non partecipare alla prossima Champions, non può garantire a Sarri i 6 milioni di euro netti del contratto con la Juventus: se accordo si trovasse, sarebbe a cifre più basse. Per questo Pinto si sta tutelando seguendo alternative. In particolare Juric del Verona. Ma sono piani alternativi da considerare solo se Sarri dicesse di no. Lo scrive La Repubblica.

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