Decisive le reti di Paulo Sergio nel primo tempo e di Candela nel secondo. Gli uomini di Zeman agganciano i bianconeri, ad un solo punto dalla Fiorentina
Il 15 novembre del 1998 la Roma batteva in casa la Juventus grazie al risultato di 2-0- I giallorossi hanno la possibilità di portarsi ad un solo punto di distanza dalla Fiorentina prima in classifica, ma per farlo devono superare all’Olimpico la corazzata di Lippi, squalificato. Gli ospiti partono subito in quarta, creando diverse occasioni, sopratutto con Davids. La risposta della Roma non si fa attendere, con i giallorossi che provano a ribaltare il risultato a proprio vantaggio. Nonostante tutto il primo tempo sembra destinato a concludersi sullo 0-0, se non fosse che al 45′, su calcio di punizione, Totti inventa un assist fantastico per Paulo Sergio, che in allungo buca la porta presieduta da Peruzzi. Quinto gol in campionato per l’attaccante brasiliano, il primo di piede.
Nella ripresa la Roma sa che dovrà lottare con le unghie e con i denti per difendere il vantaggio acquisito, cosa non facile visto che la Juventus comincia a fare sul serio. Al 59′ però gli ospiti si trovano costretti a giocare in 10, visto il pugno rifilato da Montero a Paulo Sergio a palla lontana, non visto dall’arbitro Braschi ma segnalato dal guardalinee. Nonostante la superiorità numerica la Roma fatica ma tiene botta. Dopo i continui tentativi dei bianconeri (che vanno vicinissimi al gol del pareggio, con Fonseca che su punizione colpisce il palo della porta giallorossa), la Roma riesce a trovare, al 87′, il gol del definitivo KO: dalla sinistra Candela si accentra con la palla, supera Birindelli con un tunnel, e spara in porta il gol del definitivo 2-0. I 70mila dell’Olimpico esplodono, la Juventus è battuta ed ora la Roma è a pari punti al secondo posto.