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Castelli (agronomo Serie A): “L’Olimpico? Problema risolto. Ma ospita troppi eventi”

Stadi

Le parole dell’esperto in agronomia che cura i campi del massimo campionato italiano

Giovanni Castelli, agronomo della Lega Serie A e della FIGC, ha parlato ai microfoni di Teleradiostereo, focalizzandosi sulle condizioni del terreno dell’Olimpico, criticato nei mesi scorsi da Mourinho e Sarri. Ecco le sue parole:

Ci spieghi il suo lavoro, quando interviene è perché c’è un problema?

“Da anni faccio questo lavoro, dai mondiali del  ’90. Immediatamente le leghe di A e B avevano ravvisato la necessità di stare al fianco delle società di calcio per contribuire a innalzare la qualità delle superfici di gioco. All’epoca non c’era la qualità di oggi, ad esempio S.Siro veniva rifatto anche 10 volte l’anno. Il mio lavoro è quello di permettere di innalzare le qualità dei campi, intervenendo in maniera mirata. Per  contribuire a tutto ciò serve la qualità delle nostre conoscenze. A fine anno viene compilata una classifica che viene votata da arbitri, capitani e da me, che concerne la qualità dei manti erbosi dei campionato. È importante per monitorare l’andamento durante l’anno esistono diversi tipi di terreni, anche misti, in Italia nessuno è artificiale quindi siamo di fronte a varie situazioni di terreni”.

La situazione dell’Olimpico quale è stato il problema?

“L’Olimpico è uno stadio che ospita due squadre e in più non ci si limita a Roma e Lazio, m anche una serie di altre manifestazioni non sempre della Federazione ma anche eventi extra calcistici come il rugby. Il terreno subisce la pressione dell’utilizzo di più utenti che altri impianti dove gioca una sola squadra e che non gioca le coppe che è completamente diversa. In più, lì’Olimpico è in erba naturale che ha un’erba di tipo estivo che a fine dell’estate deve cambiare pelle. Perciò deve passare dall’erba estiva all’erba invernale: Nei mesi di settembre e ottobre avviene questo cambio che è determinato dal clima e dall’utilizzo. E nei due mesi il campo è più spoglio e viene utilizzato di paga dazio. Oggettivamente in qualche partita si è pagato dazio, non dipende dalla gestione ma da questo cambio d’abito che si è ritrovato ad essere compartecipe di eccessivi utilizzi in poco tempo. La situazione è migliorata, quasi totalmente risolta. Sono stato a diverse partite di campionato e anche quella della Nazionale e del rugby”.

C’era preoccupazione per Italia-Svizzera?

“C’era preoccupazione, io intervengo soltanto quando c’è tanta preoccupazione”.

Le parole di Sarri e Mourinho

“Sono stato in contatto con Sarri e Mourinho che sono i miei due principali alleati, dovunque vado uso loro come ammonimenti per gli altri campi. La loro attenzione maniacale al terreno contribuisce ad alzare l’asticella”.

Difficile mantenere i campi come accade in Premier League, come sostiene Mourinho?

“Vero, Mourinho sa sempre quello che dice. In Inghilterra non c’è bisogno di fare il cambio d’abito grazie alle temperature più basse che ci sono in estate. Il nostro peggior giardiniere rischia di diventare uno dei migliori in Inghilterra”.

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