L’ex-arbitro Pierluigi Collina ha rilasciato alcune dichiarazioni: ecco il suo pensiero su tecnologia, fuorigioco e falli di mano
Pierluigi Collina, ex-arbitro internazionale di fama mondiale, ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Tra i temi trattati anche il fuorigioco attivo, argomento che ha creato molte polemiche nelle ultime settimane, con le dichiarazioni al veleno di Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta.
Di seguito le parole di Collina.
“Spetta a chi è in campo decidere se la posizione sia punibile o meno, chi sta al Var può solo segnalare il possibile offside, ma poi la scelta sarà dell’arbitro centrale. Nel calcio l’interpretazione è parte del regolamento e per quanto ci possano essere situazioni simili, non saranno mai uguali. E quindi, va accettato che ci siano visioni diverse. La tecnologia aiuta, ma non sostituisce in nessun modo l’uomo. Dobbiamo fare di tutto per non ricorrere alla tecnologia: grazie alla preparazione, la qualità di chi scende in campo deve sempre migliorare. L’arbitro è in continua evoluzione, non è solo il custode delle regole. Studia e si aggiorna per essere al passo dei tempi, deve sapere di calcio, conoscere le squadre e i calciatori che dirige. Tutto questo serve per sbagliare meno, ma siccome nessuno è infallibile, se poi accade ecco che la Var arriva in soccorso”
Non manca poi un commento sulle novità che potrebbero essere introdotte nella tecnologia in campo:
“Stiamo sperimentando una nuova tecnologia per arrivare a risposte in tempi rapidi. Nella Fifa Arab Cup i test sono andati molto bene: siamo ottimisti sul fatto che al Mondiale 2022 possa essere usata. Ci sono 10-12 telecamere che rilevano 29 punti del corpo del giocatore, 50 volte per secondo, un software analizza i dati in tempo reale calcolando alla perfezione il momento in cui avviene il passaggio e le posizioni dei calciatori. Non solo, lo fa inserendo già le griglie in modo da evidenziare l’offside. E poi le invia in automatico alla postazione Var che a quel punto ha già la risposta da dare all’arbitro nei casi di fuorigioco oggettivo. Che poi sono i più numerosi. I tempi? Sicuramente molto più rapidi di oggi”
Molto chiaro anche il giudizio sui falli di mano e sull’applicazione da parte degli arbitri delle nuove disposizioni in merito:
“Abbiamo invitato a fischiare rigore o punizione per i tocchi commessi quando il braccio è posizionato sopra le spalle. Poi ci siamo resi conto che non sempre era corretto farlo. E torniamo all’arbitro: rivedere l’immagine al replay è un plus fondamentale, ma poi servirà sempre chi interpreta un certo movimento”.