La lettera dello scrittore romano in risposta allo sfogo del piccolo tifoso
Caro Samuele, so benissimo quello che senti; era il 30 maggio del 1984 e la Roma perse in casa la finale di Coppa dei Campioni con il Liverpool. Si tratta della più grande tragedia sportiva della storia, ‘na cosa che così brutta non era mai successa ad una squadra di pallone. Avevano cominciato a vendere i biglietti da un paio di settimane prima della data della partita.
E i tifosi si erano messi in fila già la sera precedente all’apertura dei botteghini prevista per l’indomani mattina. Passarono tutti la notte là. E fu una notte movimentata. La Roma giocò quella maledetta partita in maglia bianca, e questo è il motivo per il quale ancora oggi, ogni volta che vedo la seconda divisa della Roma, quella bianca appunto, mi sento i brividi sulla schiena.
La partita si giocò in un’atmosfera molto strana, gli inglesi andarono in vantaggio dopo pochi minuti con un gol palesemente irregolare per la carica sul portiere giallorosso Francone Tancredi, che era uscito per prendere un cross dalla destra. Fu urtato da uno che si chiamava Whelan e che gli fece sfuggire la palla dalle mani. Falcao si butta in scivolata per impedire la conclusione, ma non ci arriva. Uno a zero per loro. Ma è evidente che il gol non è valido, lo capisce pure un bambino.
Ma nessuno dice niente. Io cerco negli altri un cenno, uno sguardo, un consenso. Ma niente di niente. Scende su di me un silenzio che non mi ha più abbandonato, quello dell’ingiustizia e del torto subito. La Roma pareggia alla fine del primo tempo, ma poi nel secondo tempo non riusciamo ad andare in vantaggio. Credo fosse la prima volta che la Coppa dei Campioni stava per essere decisa ai calci di rigore. Ma devi sapere che la Roma fa sempre giurisprudenza su tutto. E così la partita finisce ai rigori, era scritto così. E noi perdiamo. Da questo momento in poi io non tifo più calcio; io, infatti, tifo solo per la Roma. Pure alle Olimpiadi. Ai Mondiali. Quando fanno il tiro coll’arco. Il curling. Il palio de Siena. Aa Coppa America de barche a vela. La formula 1. Io tifo solo per la Roma. Pure se c’è un’altra partita de pallone, tipo Barcellona Real Madrid, io tifo sempre paa Roma. Lo scrive Bonvissuto su “La Repubblica”.