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Mou, che record: 6 gol nel recupero. Ma l’attacco fa troppa fatica

La Roma non si arrende mai, le reti nei finali di gara ne sono la dimostrazione. Ma i giallorossi segnano poco

È una squadra che non muore mai. Ma è anche una squadra che segna poco, ottavo attacco della Serie A, con la sua peggiore striscia dal 2014/15 ad oggi. Insomma, la Roma di Mourinho balla tra pregi e difetti, all’inizio di una settimana che può essere molto importante per il suo presente ma anche per il suo futuro, tra la sfida di ritorno con il Vitesse in Conference League (giovedì prossimo) e il derby con la Lazio di domenica pomeriggio.

Il pregio, appunto, è che la Roma non si arrende mai, riuscendo spesso nel finaleatrovare gol e punti come nessun altro in A. Il difetto, invece, è proprio quello lì: se non segna Tammy Abraham c’è poco altro da dove attingere…

Anche a Udine Mourinho è riuscito a sistemare le cose in pieno recupero, con il rigore del pareggio realizzato da Lorenzo Pellegrini al 94’ (per fallo di mani di Zeegelaar). Un gol che è stato il sesto della Roma segnato nei minuti finali, quelli del recupero.  E nessun’altra squadra in Serie A è riuscita a fare altrettanto (Atalanta e Udinese ne hanno segnati 5, Lazio, Spezia e Verona 4).

Sei gol che hanno portato in dote ai giallorossi altrettanti punti (contro i4, ad esempio, di Sassuolo, Spezia e Udinese, le squadre che hanno avuto più punti nei recuperi subito dopo la Roma). Prima del pareggio di Udine, infatti, la Roma aveva trovato in extremis tre punti in più con il Sassuolo (vittoria all’andata con il gol di El Shaarawy e pareggio al ritorno con quello di Cristante) e due con lo Spezia (vittoria con il rigore di Abraham, al posto del pareggio).

Ininfluenti, invece, gli altri due gol segnati oltre il 90°, il secondo di Felix nella vittoria per 2-0 in casa delGenoa e quello ancora di El Shaarawy nella sconfitta casalinga per 2-1 con il Milan.  Ma se il fatto di non arrendersi mai è il pregio della Roma di Mourinho, il difetto sta invece nel fatto di segnare poco.

O, almeno, poco per una squadra che fino a domenica pomeriggio sperava ancora di poter lottare fino in fondo per la Champions League. Finora la Roma in campionato ha segnato in tutto 47 gol in 29 partite, alla media di 1,62 a partita. I giallorossi sono l’ottavo attacco del campionato, ma soprattutto non segnavano così poco dal 2014/15, quando la squadra di Rudi Garcia-ovviamente alla stessa giornata di campionato–aveva messo a segno appena 40 gol.

Si legge su La Gazzetta dello Sport.

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