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Con o senza Mancini ci sarà il ricambio. I giovani in pole: Frattesi, Fagioli, Zaniolo e Scamacca

Disastro azzurro, ora si guarda al futuro

Dall’apocalisse svedese a quella macedone è ancora tempo di rivoluzione. In mezzo, a lenire il dolore, un Europeo vinto, ma è arrivato il momento di una nuova svolta generazionale. Con o senza Mancini. In parecchi lasceranno l’azzurro.

È stata l’ultima chiamata per Chiellini, 37 anni, 114 straordinarie presenze, 8 gol, un Europeo (2021), un altro perso in finale (2012) e mille indelebili ricordi con la fascia di capitano. Potrebbero dire addio tanti altri, inaugurando l’inevitabile rinnovamento con vista su Euro 2024 in Germania. Stanno per entrare dalla porta principale Frattesi e Raspadori, Tonali e Scamacca, fin qui “secondo linee” giovani.

Busseranno, per gradi, gli emergenti Lucca e Cancellieri, Rovella e Ricci, Fagioli e Lovato, Parisi e Viti. Se non hanno l’età non importa: Mancini ha spiegato definitivamente che gioca chi è bravo, non chi ha la carta d’identità in regola.

Il primo test non è lontano: Italia-Argentina, “Finalissima” a Wembley, il 1° giugno, e poi la Nations League. In uscita, per ragioni anagrafiche, Sirigu (35), Acerbi (34), Florenzi (31), Toloi (31), Immobile (32), Joao Pedro (30) e l’”americano” Insigne (30). Sono ancora integri e validissimi, come dimostrano nel Milan, nel Cagliari, nella Lazio, nell’Atalanta, ma il ricambio nei loro ruoli sembra indispensabile.

Da valutare tre situazioni chiave: Bonucci (35), Jorginho (30) e Verratti (29). Sono tre totem, simboli il cui ruolo va oltre il campo. E rinnovare non significa ripartire dall’anno zero buttando il neonato con il pannolino. Soprattutto in difesa, dove alle alternative serve ancora tempo. In stand-by Verratti e Jorginho, gli altri sono tutti ancora giovani: Locatelli (24), Barella (25) e Tonali (21) potrebbero comporre un nuovo reparto titolare.

Pessina (24), Lorenzo Pellegrini (25), Castrovilli (25), Sensi (26) e Cristante (27) sono abili e arruolabili, dipende dalle scelte tecnico-tattiche. Il primo ad aggiungersi sarà Frattesi (22), nuovo Barella, come Samuele Ricci (20) aspira ad essere nuovo Jorginho. Pobega (22) e Mandragora (24) sono in corsa.

Dall’Under 21 sono annunciati Fagioli (21), un regista raro per caratteristiche tecniche, Rovella (20), Bove (19). Un reparto fluido e promettente di nomi. Neanche in attacco occorrono rivoluzioni. Destra: Zaniolo (22 anni) e Berardi (27). Centro: Scamacca (23), Belotti (28) e Raspadori (22). Sinistra: Zaccagni (26). Entrambe le fasce: Chiesa (24), Bernardeschi (28).

In attesa di capire se può essere recuperato Kean (22), dall’Under 21 possono arrivare il centravantone Lucca (21) e l’esterno Cancellieri (20). Servono però esperienza, squadre top, Champions: quello che ha fatto diventare grande Chiesa. Lo scrive “La Gazzetta dello Sport”.

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