La Roma di mister Alessandro Spugna ne fa sette all’Hellas Verona e si lancia verso un piazzamento Champions
Allo Stadio Tre Fontane la partita contro l’Hellas Verona è stata dominata da una Roma formato Formula E. Eh sì perché mentre le giallorosse sfrecciavano come una monoposto verso la Champions, alle spalle di una delle due porte alcuni operai erano già a lavoro per la preparazione del circuito che nel prossimo fine settimana ospiterà l’ormai consueta gara automobilistica dell’Eur. Il secondo posto sta diventando sempre più concreto, il sogno Europa è ormai a portata di mano.
Con un margine di cinque punti sul Milan da gestire e a sole tre giornate dalla fine, Bartoli e compagne possono iniziare a credere davvero in quello che sarebbe il primo piazzamento europeo della storia del club. L’ultimo match contro il Verona non destava particolari preoccupazioni, visti i soli quattro punti conquistati in stagione dalle gialloblu. Si sa, in queste gare il pericolo è sempre la testa e la pressione di dover difendere la propria posizione di classifica, in questo senso è stata fatale in più di un’occasione. Non questa volta. Niente partenza lenta (niente diesel, restando sui motori): si entra in campo e dopo dieci minuti Mijatović porta in vantaggio la Roma, girando al volo un cross al bacio di Giugliano.
Esplosività pura anche la seconda rete: Greggi va in verticale a cercare lo sprint di Benedetta Glionna lungo la fascia destra. Ci pensa ancora Mijatović, stavolta di testa, a mettere in rete. Al ventiquattresimo la gara è già in ghiaccio, e sugli spalti i tifosi, assoluti protagonisti nell’immediato pre-gara con una coreografia, intonano cori per alcune calciatrici.
La più celebrata è Andressa, che ancora una volta regala una prestazione da otto in pagella: dribbling, giocate, verticalizzazioni e il gol del tre a zero: un tocco sotto che fa alzare i sostenitori giallorossi. Brasile puro: a centrocampo si balla la samba.
Completano la sinfonia del gol Paloma Lazaro, Glionna (ancora uno scatto. Ancora una volta le avversarie non gli vanno dietro. Nessuna novità), e le subentranti Pirone e Haug. Tutto molto facile, tutto molto bello. Adesso la sosta. Si tornerà in campo tra una ventina di giorni, con molte giallorosse che saranno impegnate con le rispettive nazionali. A inizio stagione sembrava impossibile pensare di essere davanti a corazzate come il Milan a questo punto della stagione, e soprattutto nessuno avrebbe mai creduto di poter essere a soli cinque punti dalla capolista Juventus.
La parola scudetto resta un tabù: a sole tre giornate dalla fine alla Roma serve guadagnare sei punti sulle bianconere. Sicuramente per provarci servirà un finale di gara pazzesco, senza mai frenare, spingendo anche in curva, alla ricerca di un sorpasso. Di sorpassi se ne vedranno tanti da queste parti nel prossimo weekend, magari proprio davanti al Tre Fontane. Ironia del caso, il tratto di pista che passa davanti allo stadio è uno di quelli che più si presta a cambi di posizione. Difficile se non impossibile, ma mai dire mai. Per una Roma formato Formula E un arrivo al fotofinish sarebbe la conclusione perfetta.
