Nervoso e deludente, Zaniolo deve crescere per conquistare la Roma. C’è il nodo contratto
Se tanto mi dà tanto, domani sera Nicolò Zaniolo sarà ancora titolare, stavolta contro la Fiorentina. Un po’ perché è uno dei giocatori più forti della Roma e un po’ perché dopo averlo difeso così a spada tratta contro il Genoa, José Mourinho difficilmente lo lascerà fuori dal via.
Il punto, però, in questo momento è un altro: che Zaniolo vedremo? Al di là dei (presunti) fischi dell’Olimpico e delle critiche (anche soft) di Vincent Candela, la verità è che Zaniolo è ripartito esattamente da dove aveva finito. E, cioè, da delle prestazioni ancora sottotono, ovviamente se paragonate al suo valore ed al suo immenso potenziale. Anche contro il Genoa non gli è riuscito quasi nulla di ciò che è nelle sue corde e questo – insieme forse ad altro – gli mette addosso un nervosismo assai evidente.
Il problema vero, però, è capire quando sarà possibile rivedere il vero Zaniolo. La Roma, che prima di mettersi a tavolino per il rinnovo del contratto vuole rivederlo a certi livelli. Già, il contratto. Zaniolo lo aspetta da quasi un anno, quello attuale scade nel 2024 e ogni mese che passa per la Roma diminuisce il suo potere contrattuale.
Oggi Nicolò guadagna circa 2,6 milioni (bonus inclusi), va a caccia di un accordo da 4 milioni a stagione, anche in considerazione del fatto che a Trigoria quest’anno hanno già rinnovato il contratto a Mancini a 3,5 milioni a stagione (e hanno confezionato quello di Cristante alle stesse cifre).
Zaniolo non si sente inferiore ai suoi compagni, sa che il tempo è dalla sua parte, che il diminuire dei mesi del contratto attuale lo aiuta. Qualcuno pensa però che il suo nervosismo dipenda invece anche da questo, dal fatto di non sentirsi considerato abbastanza. Lo scrive “La Gazzetta dello Sport”.