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Abraham: “La pausa mi ha fatto bene. Mourinho è come uno zio qui a Roma, qui voglio vincere ancora”

Intervista a Tammy Abraham tra obiettivi, curiosità e il rapporto con tecnico e compagni di squadra

Tammy Abraham ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di un’intervista rilasciata al canale Youtube di Star Casinò Sport. Ecco le sue parole:

Hai iniziato il 2023 benissimo, hai lavorato molto durante la sosta.
“Sì, la pausa mi ha fatto bene. Ho trascorso del tempo con la mia famiglia e recuperato le energie. È stato bello, ma anche quando ero via ho lavorato molto. Pensavo in continuazione al calcio. Mi dicevo che, quando sarei tornato, avrei dovuto aiutare la squadra il più possibile. Sarei dovuto tornare a dare il meglio ed è quello che sto facendo”.

L’impressione è che sia cambiato qualcosa rispetto alla prima parte di stagione.
“Sì, penso di avere più fiducia in me stesso. Il calcio è fatto di alti e bassi e ora sto lavorando per tornare a dare il massimo”.

Qual è il tuo obiettivo stagionale?
“La scorsa stagione avevo detto di voler portare un trofeo a Roma e l’obiettivo di questa stagione è lo stesso. Sia noi sia i tifosi abbiamo provato cosa significhi vincere un torneo importante. Voglio provare di nuovo quella sensazione”.

L’anno scorso hai segnato 27 gol. Vuoi segnare di più?
“Ovviamente vorrei segnare più gol possibili. Segnare 27 gol è stato un grande traguardo per me e se riuscissi a farne altrettanti, se non di più sarei contento”.

Che rapporto hai con José Mourinho?
“Come ho detto spesso è come se fosse il mio zio di Roma. Prima di venire qui abbiamo parlato, mi ha chiesto se preferivo restare nella piovosa Inghilterra oppure godermi il sole di Roma. Mi sto godendo ogni momento”.

C’è un DJ in squadra?
“Si, c’è Rui Patricio. Mi piace quando è Rui a mettere la musica, quando lo fa Ibanez no”.

Sulla città di Roma?
“Mi piace girare per la città, conoscere la cultura. Sono stato al Colosseo, ho visto molti posti”.

Quando esci i tifosi ti fermano per fare una foto?
 “Certo, cerco sempre di nascondermi il più possibile ma non c’è verso. Cerco di nascondermi con il cappello, con la giacca, ma non funziona. I tifosi sono sempre gentili ed educati. Daje Roma”.

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