
La buona prestazione non basta per una Roma stravolta dal turnover
Un pareggio dal retrogusto amarognolo per la Roma di José Mourinho. Al “Dall’Ara” di Bologna la squadra dello Special-One non è riuscita nell’impresa di conquistarsi tre punti e tornare a casa con una vittoria. Impresa, sì, avete letto bene. Perché l’undici schierato dall’allenatore portoghese, forse, non lo rivedremo più, composto da tanti ragazzi della primavera e riserve che solitamente non trovano minutaggio. Ma, alla fine, non hanno sfigurato. E il merito è di José Mourinho che ha preparato nei minimi dettagli la partita, non lasciando tanto spazio al Bologna di esprimere il suo gioco offensivo e pericoloso. Nella prima frazione la Roma poteva trovare il vantaggio in diverse occasioni, la più pericolosa con Belotti che sbaglia a due passi dalla porta l’appuntamento con il gol, che in Serie A questa stagione non c’è mai stato.
Il “Gallo” ha bisogno di riposo e contro il Leverkusen molto probabilmente non partirà dal primo. Il secondo tempo comincia nel peggiore dei modi per Mou e le paure, per qualche secondo, sono tornate ad incombere. Al 53′ Celik si ferma per un dolore alla coscia e chiede immediatamente il cambio. Le sensazioni, però, sono positive e non ci dovrebbe essere lesione. Fatto sta, che la presenza per la sfida di giovedì da parte del turco è in dubbio. Tornando alla gara, l’equilibrio non si spezza fino al 70′, quando Orsato nega un evidente rigore ai giallorossi: netta gomitata di Lykogiannis in area sul volto di Ibanez. La Roma non molla, ci prova prima con Bove di testa, poi con Abraham che non riesce di poco ad agguantare in area un passaggio con il contagiri di Pellegrini. Finisce, dunque, 0-0 e la corsa Champions non si chiude definitivamente, anche se la via più facile da percorrere per arrivarci si chiama Europa League. Quindi, da oggi testa solo a giovedì, al ritorno della semifinale contro il Bayer Leverkusen.
