Sfortunata fin qui l’esperienza dell’ex Bodo nella Capitale. L’ambientamento, l’infortunio e una fiducia che non tende a sbloccarsi da parte dello Special-One
Non sboccia l’avventura di Ola Solbakken nella Capitale. L’attaccante norvegese, arrivato a parametro zero nella scorsa sessione invernale di mercato, non ha mai brillato sin qui rivelandosi un acquisto non del tutto azzeccato. Ola si mise in mostra davanti agli occhi dello Special One e della dirigenza giallorossa oramai due anni fa durante la Conference League. Potenzialità e un talento nascosto in quei campi di plastica (copyright Mourinho) norvegesi hanno convinto il club giallorosso a puntare su di lui. Ma di fronte hanno trovato una dirigenza ostica, quella del Bodo, che non lasciava andar via facilmente il suo gioiellino. Durante l’estate scorsa la Roma l’ha trattato a lungo, offrendo anche cospicue cifre al Bodo, che non ha voluto farne a meno riuscendo a non cederlo nel mercato estivo. La volontà di Solbakken, però, è sempre stata quella di vestire la maglia della Roma, disposta poi ad acquistarlo a gratis nel mese di gennaio, quando il suo contratto con il club norvegese scadeva.
L’ARRIVO A ROMA – Dopo poche settimane dalla chiusura del mercato estivo 2022, Solbakken si infortunò e rimase fermo ai box per quasi tutto l’inverno. Con la Roma aveva già un accordo totale e, nonostante il crack alla spalla, i giallorossi decisero comunque di portare a termine la trattativa. Il recupero procedeva bene, la voglia del giocatore c’era ed era un acquisto low cost. Sembrava un affare. Sbarcò nella Capitale negli ultimi giorni di dicembre, fece il suo primo allenamento a Trigoria lo scorso 2 gennaio. Le prime movenze facevano ben sperare, l’infortunio era ormai superato e non si vedeva l’ora di mandarlo in campo per la prima volta dopo mesi e mesi di trattative, indiscrezioni e commenti su di lui. L’esordio fu quello giusto per Ola: gol e prestazione super contro l’Hellas Verona. Il preludio di un’avventura a Roma dalle buone speranze. Ma rimase solo un preludio. Il norvegese a causa di un altro infortunio alla spalla e l’esclusione dalla lista convocati per l’Europa League non scalò le gerarchie di Mourinho.
AL MARGINE – Arrivando al presente, le cose non son cambiate rispetto al finale della stagione passata. Forse sono addirittura peggiorate. A luglio poteva lasciare la Capitale, era forte l’interesse da parte dell’Hoffenheim pronto a fare un’offerta alla Roma. Anche il Bologna aveva mostrato interessamenti verso l’attaccante, ma nulla si concretizzò: Solbakken voleva soltanto vestire giallorosso. La preparazione estiva cominciò bene per il norvegese, visto in forma nella prima uscita stagionale contro la Boreale. Ma dopo quella sfida Ola si ferma un’altra volta: stop muscolare e due settimane out. Si può dire metà preparazione saltata e una fiducia da parte di José Mourinho sempre in discesa. E ieri, nella sfida contro la Salernitana, ne è arrivata la conferma. Negli ultimi minuti di gioco quando si provava il tutto per tutto in cerca di ribaltare il risultato, Mou manda in campo il baby Pagano anziché Solbakken. Un segnale forte e chiaro, Solbakken per ora è ai margini della rosa giallorossa.
