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Fischietti e fischione

Romelu Lukaku regala ai giallorossi tre punti decisivi per continuare a sperare nel piazzamento Champions League

La paura di non farcela, poi la testata di Azmoun a riaccendere le speranze. Pochi secondi dopo Dybala ha aperto le acque con le residue forze rimaste e Lukaku ha indossato i panni di Big Rom, mantello rosso e sparo col sinistro. Lo scatto sotto la Sud degno del miglior Jacobs, con maglia sventolata al cielo e il viso trasfigurato. Immagini del finale al cardiopalma di Roma-Lecce.

Qualcuno dirà: “non era una finale di Champions”. Tutto giusto, ma fino ad un certo punto. Perchè il boato dell’Olimpico va vissuto e non giudicato. Perchè l’esultanza orgiastica che ha visto quasi 60 mila persone trovarsi dieci-quindici file sotto o sopra in linea d’aria dopo la rete del belga, va vissuta non giudicata. Perchè nei minuti finali della sfida con il Lecce, vincere una partita così, restituisce ancora quel sentimento primordiale e romantico ad uno sport che per mille versi sta diventando sempre più di plastica.

Il resto è chiacchiera vacua e sterile. La pesantezza della rete di Lukaku vale un pezzo di stagione quasi decisivo. Non vincere ieri avrebbe compromesso oltremodo l’obiettivo Champions per i giallorossi. Rom ci tiene a galla e ci avvicina alla quarta piazza, oggi del Napoli.

Una gara iniziata in salita dal centravanti giallorosso, dopo il rigore fallito al 4′ (il primo dal 2017), proseguita tra gli spintoni di Baschirotto e un paio di occasioni ghiotte fallite. “Lukaku è ultraemotivo, lo conosco meglio di tutti. Quando sbaglia un rigore il suo cuore piange e soffre. Non poteva esserci sensazione migliore di segnare all’ultimo”. Così Mourinho sul suo attaccante che di castagne dal fuoco ne sta togliendo tante.

Dopo una settimana delicata, vissuta in apnea per la contestazione nerazzurra, i 30 mila fischietti e la brutta prova a San Siro, Lukaku aveva bisogno di un episodio per riaccendersi. Ha spostato il suo diretto avversario, sentendo che era il momento di risalire in cattedra, si è girato e in precario equilibrio ha scaricato sotto la traversa. ‘Ja fatto un bel fischione‘, è la frase romana che riecheggia da ieri sera alle 21:00 in città.

Rom ha scelto il momento migliore, un epilogo cinematografico con tanto di effetti speciali, che crediamo con ragionevole certezza, anche Dan Friedkin avrà fortemente apprezzato…

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