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Modifiche tattiche e obiettivo salvezza: al Via del Mare c’è il nuovo Lecce di Gotti

Alle prese con i vari adattamenti di gioco per il cambio in panchina, il Lecce si prepara a ospitare la Roma in terra salentina: guida tattica in vista dell'incontro, analisi e possibili giocatori chiave

Esultanza Lecce

Reduce da una pausa di quindici giorni dal terreno di gioco, la Roma si prepara a tornare in campo il 1° aprile a Lecce, con la trasferta di campionato allo Stadio Via del Mare, valida per la trentesima giornata di Serie A. I pugliesi, provenienti da un recente cambio in panchina (da Roberto D’Aversa a Luca Gotti), che ha portato la pesante vittoria sul campo della Salernitana, approcceranno all’appuntamento con l’obiettivo di mantenersi distanti, per quanto possibile, dalla zona rossa della classifica, grazie specialmente ai tre punti con i campani, che gli hanno dato la possibilità di rifiatare nella tiratissima lotta salvezza (28 punti attualmente in classifica, vantaggio di quattro lunghezze sul Frosinone, terzultimo).

I capitolini, invece, lanciati verso il pallino fisso Champions League, proveranno ad allungare ulteriormente la propria striscia di risultati utili consecutivi, dopo le quattro vittorie nelle ultime cinque sfide (sedici punti conquistati su diciotto a disposizione). Per analizzare meglio le possibile dinamiche che potrebbero verificarsi però, è bene guardare attentamente, con l’utilizzo di una lente d’ingrandimento, le varie caratteristiche che rendono il Lecce di Luca Gotti una squadra da non sottovalutare, prestando particolare attenzione agli interpreti che potrebbero rivelarsi decisivi nei novanta minuti.

Obiettivi e sfide dei salentini

Come anticipato, il club pugliese è reduce dal recente esonero di Roberto D’Aversa, allontanato permanentemente dalla panchina dei giallorossi a causa di un gravissimo gesto antisportivo compiuto dopo il fischio finale nella trasferta di Verona. Ora, con l’arrivo di Luca Gotti al timone, l’obiettivo del Lecce resta raggiungere la salvezza nel finale di stagione e rimanere in Serie A anche per la prossima annata. Il nuovo tecnico, ex Udinese e Spezia, dopo aver vinto lo scontro diretto con la Salernitana, dovrà ora affrontare diverse sfide per riuscire nel suo intento, tra cui la gestione del modulo tattico, una parte cruciale del processo di adattamento della squadra al suo stile di gioco, e la selezione dei giocatori chiave, ancora da affinare del tutto, per la buona riuscita del proprio schema tattico.

Naturalmente, in questo momento la squadra è ancora in piena fase di consolidamento; pertanto, non è ancora possibile poter offrire un quadro definitivo e ben strutturato della situazione del gruppo. Nonostante ciò, proveremo a mettere in luce le potenzialità e i possibili impieghi delle varie pedine che il tecnico ha a sua disposizione.

Il cambio di modulo: virata al 4-3-3

Dopo aver dimostrato una predilezione per il modulo 3-5-2 durante la sua carriera, Gotti potrebbe eccezionalmente passare al classico 4-3-3, per dare una continuità al modulo adattato da Roberto D’Aversa, viste e considerate le differenti caratteristiche dei giocatori a disposizione rispetto alle sue iniziali visioni di gioco. È chiaro che un cambiamento repentino nell’assetto tattico della squadra apparirebbe più difficile da interiorizzare per i giocatori, tenendo conto specialmente della già delicatissima situazione di classifica. Sebbene Gotti possa confermare il 4-3-3 però, potrebbero esserci alcune novità negli interpreti nelle prossime giornate. Tra i pali dovrebbe rimanere saldo Wladimiro Falcone, mentre in difesa Gendrey, Baschirotto, Pongracic e Gallo potrebbero formare la linea difensiva anche nella sfida con la Roma, dopo la prestazione positiva a Salerno. A centrocampo, Ramadani potrebbe agire da regista affiancato da Oudin e Blin, mentre in attacco Almqvist e Piccoli potrebbero fare da ali a Kristovic, andando a comporre un tridente d’attacco potenzialmente pericoloso. Inoltre, non è da escludere la possibilità di un repentino cambio di modulo a partita in corso, con un eventuale attacco a due punte, in cui Krstovic e Piccoli potrebbero assumere un ruolo chiave nelle manovre offensive, potenzialmente attuabili anche contro la Roma. La flessibilità tattica potrebbe essere un asso nella manica per Gotti, permettendogli di adattarsi alle esigenze del momento per saltare la linea difensiva a quattro dei capitolini.

Profili da tenere d’occhio: dai pali alla punta

Considerando la pericolosità di alcune possibili dinamiche del nuovo Lecce di Gotti, va tenuto d’occhio il possibile aumento del minutaggio per giocatori come Dorgu, Gonzalez e Sansone, che potrebbero trovare maggiore spazio sotto la gestione del tecnico. Al contrario, calciatori come Rafia e Almqvist potrebbero rischiare di vedere ridotti i loro minuti sul rettangolo verde, avendo già mostrato segni di sottoperformance in precedenza. Tra tutti, spiccano nomi come Wladimiro Falcone, il portiere dalla solida e ormai conosciuta presenza in campo. Con 29 presenze finora, ha mostrato una notevole affidabilità, nonostante i soli 3 clean sheet all’attivo. Il 20% di rigori parati sottolinea la sua importanza nei momenti cruciali di estrema difficoltà; dotato di ottimi fondamentali, Falcone eccelle nelle uscite alte e nei riflessi, dimostrando anche una sorprendente rapidità nonostante il fisico imponente. In difesa, attenzione a Federico Baschirotto, anche lui ormai conosciutissimo, pilastro centrale del Lecce, distintosi con 28 presenze e una polivalenza tattica che lo rende una pedina preziosa per Gotti. Con la capacità di adattarsi sia come centrale difensivo che come terzino, Baschirotto mostra una buona capacità di corsa unita a una solida presenza fisica, dimostrando anche abilità nel contribuire alla fase offensiva con un assist all’attivo. Passando al reparto di centrocampo, appuntatevi il nome di Alexis Blin, il mediano francese che potrebbe crescere di importanza con il nuovo sistema tattico. Con 22 presenze, Blin ha dimostrato di essere un centrocampista versatile, capace di agire sia come incontrista puro che come centromediano.

La sua elasticità gli consente di adattarsi a diverse situazioni di gioco, offrendo un contributo sia in fase difensiva che in quella offensiva con due assist all’attivo. Infine, dando uno sguardo in attacco, attenzione a Nikola Krstovic, attaccante montenegrino che si presenta come un’opzione offensiva di rilievo. Con 27 presenze e una stazza imponente di 1.85cm, il ragazzo ha contribuito con 5 gol e 1 assist, dimostrando una partecipazione al gol del 23%. Le sue abilità nei duelli aerei e nei colpi di testa lo rendono una minaccia costante per le difese avversarie, garantendo al Lecce una fonte di pericolo in fase d’attacco.

Provando a tirare le somme, il Lecce di Luca Gotti si presenta come una squadra con giocatori chiave ben definiti e un gruppo di riserve che potrebbe emergere grazie al cambio di guida tecnica. La duttilità tattica e la capacità di adattamento dovranno essere ponderati con la giusta misura dall’ex allenatore di Spezia e Udinese, che avrà nell’importante incontro con la Roma un’opportunità per dimostrare il proprio valore e continuare a mantenere viva la lotta salvezza in Serie A.

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