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Cercasi punti decisivi, Udinese e Roma si sfidano alla Dacia Arena: l’analisi dei friulani

La ricerca di una posizione di classifica più tranquilla passa dall'affermazione dei giovani talenti: ecco come i bianconeri stanno preparando la sfida di campionato contro la Roma

Reduci da due situazioni ben diverse dal punto di vista del percorso stagionale, Roma e Udinese si affronteranno domenica 14 aprile alla Dacia Arena, in una sfida che, per motivi diversi, già si preannuncia ricca di spunti interessanti in chiave classifica. I giallorossi, dopo la trasferta europea a Milano, valida per l’andata dei quarti di finale di Europa League, ora cercano punti preziosi per consolidare la propria posizione, alla ricerca del tanto atteso sorpasso sul Bologna, fisso al quarto posto da svariati mesi. Dall’altro lato del ring, i friulani si trovano immischiati nella lotta salvezza, attualmente fermi al quindicesimo posto con 28 punti, a sole due lunghezze dalla zona rossa. Naturalmente, date le statistiche delle ultime cinque gare disputate (1 vittoria, 2 sconfitte, 2 pareggi), l’obiettivo della squadra di Cioffi è voler provare a migliorare il proprio score e allontanarsi il più possibile dall’area di pericolo. Attraverso un’approfondita analisi, dunque, proviamo a mettere in luce i punti di forza e debolezza della prossima avversaria della Roma, scrutandone le tattiche di gioco, i profili da tenere d’occhio e le possibili caratteristiche che potrebbero rivelarsi decisive nel corso del match.

 

Obiettivi e sfide dei Friulani

Nota da ormai diversi anni per la sua gestione economica esemplare e un reparto scouting di prim’ordine, stavolta l’Udinese sta affrontando una stagione incerta, nella quale, con il verificarsi di determinati punteggi sul campo, rischierebbe addirittura la retrocessione. Dopo una serie di risultati deludenti, che hanno portato all’esonero dell’ex allenatore Andrea Sottil alla nona giornata, il tecnico Gabriele Cioffi è subentrato a stagione in corso per provare a mettere una toppa alla situazione, accumulando, di fatto, riscontri altalenanti. La sfida più difficile di Cioffi, tra le tante che si è trovato di fronte il giorno in cui ha impugnato il timone, è stata quella di gestire una squadra che, in estate, aveva subito importanti perdite nel mercato, con giocatori fondamentali rimpiazzati da profili inadatti per lo stile di gioco dei bianconeri.

Udinese esultanza

Nonostante ciò, alcuni lati positivi si sono visti, come la sorprendente capacità nel reclutare e valorizzare dei giovani talenti, tra cui il promettente esterno Festy Ebosele e l’attaccante Lorenzo Lucca, rientrato dall’esperienza in prestito annuale all’Ajax. L’obiettivo, dunque, è chiudere la stagione il più lontano possibile dalle ultime tre posizioni di classifica, cercando di sfruttare le occasioni che si presenteranno nelle prossime giornate e accumulare una somma di punti adeguata per risalire in una posizione di maggiore tranquillità.

Tattiche e modalità di gioco: il 3-5-1-1

La strategia di gioco dell’Udinese, guidata attentamente da Cioffi, è caratterizzata prevalentemente da una costruzione diretta dell’azione, puntando sulla rapidità e sull’efficacia nei movimenti degli attaccanti sugli esterni, andando a creare un particolare 3-5-1-1. Contrariamente a un approccio basato sul possesso palla prolungato, la squadra friulana cerca varchi nella difesa avversaria, optando per soluzioni immediate per creare opportunità d’attacco. Il dribbling, soprattutto messo in atto da giocatori come Joao Ferreira e Kamara, assume un ruolo fondamentale nel loro gioco laterale, mirando a superare il diretto avversario e a generare situazioni favorevoli in zona d’attacco. In fase di non possesso, l’Udinese si distingue per un pressing aggressivo sulle zone esterne del campo, dove cerca di sfruttare la superiorità numerica per riconquistare rapidamente il possesso e avviare transizioni offensive fulminee. Questa strategia evidenzia l’approccio propositivo e dinamico della squadra, voluto da Cioffi, che cerca di imporre il proprio gioco anche quando non ha in mano il pallino del gioco.

La continua ricerca dell’uno contro uno degli esterni di centrocampo è un elemento distintivo del loro gioco laterale, che sfrutta al meglio le caratteristiche dei giocatori più rapidi della formazione. La conduzione palla al piede degli esterni e dei centrocampisti è un’altra arma importante, consentendo loro di penetrare nelle zone pericolose del campo, senza la necessità di andare a cercare intricati schemi di passaggi. La fase di rifinitura, sebbene non sia particolarmente praticata dalla squadra, vede spesso i giocatori più dotati, come Samardžić e Pereyra, prendere iniziative creative per sbloccare le difese avversarie. La finalizzazione, invece, si concentra principalmente sull’approfittare della superiorità numerica sulle catene laterali con dribbling, sovrapposizioni e cross. La squadra bianconera cerca di occupare l’area avversaria coinvolgendo non solo gli attaccanti centrali ma anche gli esterni, pronti a chiudere le azioni sul secondo palo. In sintesi, l’Udinese si presenta come una squadra dinamica e aggressiva, capace di adattare il proprio gioco alle situazioni di gioco e di mettere in difficoltà anche avversari di prestigio con la propria determinazione e coesione tattica.

Profili da tenere d’occhio

Nella sfida contro la Roma, l’Udinese farà affidamento a un gruppo con diverse pedine potenzialmente pericolose per gli schemi tattici improntati da Daniele De Rossi dalla squadra. Una di queste pedine è Nehuén Pérez, difensore centrale imponente e determinato, si distingue per la stazza fisica imponente e la sua aggressività in campo. Con 30 presenze e un assist all’attivo, si è dimostrato un pilastro difensivo per l’Udinese, eccellendo nel gioco aereo e negli anticipi, sia in una difesa a tre che a quattro uomini. Sempre in difesa, Jaka Bijol è un altro elemento da seguire da vicino. Difensore centrale sloveno, classe 1999, ha già suscitato l’interesse dell’Inter grazie alle sue prestazioni costanti in campo. Con 17 partite disputate e 3 ammonizioni, il ragazzo è in grado di portare solidità e dinamismo alla linea difensiva dell’Udinese.

Sposandosi a centrocampo, da annotare il già conosciuto nome di Lazar Samardžić, giovane talento tedesco, naturalizzato serbo, capace di rappresentare una vera e propria minaccia per le difese avversarie, date le sue spiccate doti offensive, una buonissima visione periferica e il mancino come piede favorito. Valutato 20 milioni, Samardžić ha già messo a segno 4 gol e fornito 2 assist in 27 partite giocate. La sua abilità nel contribuire alle azioni da gol della squadra, inoltre, lo rende un elemento fondamentale. Infine, attenzione al sempreverde Roberto Pereyra, bravo a portare un tocco di classe e versatilità alla manovra offensiva delle “Zebre”, grazie anche alla sua abilità tecnica e una grande capacità nel dribbling. Con 23 presenze, 3 gol e 4 assist, la presenza di Pereyra contro i capitolini può rivelarsi una spina nel fianco per la difesa giallorossa, come avvenuto già in passato.

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