L’ex dg del terzo scudetto: “Baldini lavora per Pallotta, che è libero di sentire chi vuole“
Fabrizio Lucchesi, dg della Roma nell’anno del terzo scudetto, ha rilasciato una lunga intervista a Il Romanista. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:
Totti e Massara
Francesco va valorizzato, la farei finita di pensare che sia solo il grande ex giocatore, campione assoluto del campionato italiano. È stato il più importante giocatore della Roma, è romano e romanista. E in più conosce il calcio. Ora è pronto per un nuovo capitolo, va messo alla prova, è capace e ha carisma, è predisposto a imparare. Va coinvolto. Bisogna lasciarlo crescere e sbagliare. In questo mestiere è bravo chi sbaglia meno, non esiste chi non sbaglia. E poi c’è Massara, che è in gamba e ha avuto un grande maestro, credo che gli vada costruita una struttura intorno, perché le società moderne sono articolate, gli organigrammi sono verticali, ci vogliono più specificità.
Campos
Se ne parla bene. Come si parlava bene di Monchi, ma è tutto relativo, perché alla base dipende dalla programmazione. Il ds spagnolo si è forse calato poco nella realtà dove ha lavorato, si è trovato in qualcosa più grande di lui, aveva spesso la faccia impaurita, ma è uno che capisce di calcio. Ha avuto difficoltà a capire l’ambiente, la Roma in Italia non è come il Siviglia in Spagna, è come il Barcellona o il Real Madrid. Non c’è tempo, c’è bisogno di fare un programma che dia dei risultati nell’immediato.
Baldini
Un conoscitore di calcio italiano, internazionale, ha esperienza di Roma, è avvantaggiato in tal senso. È chiaro che ha un peso specifico importante in questa fase. Non è nell’organico della società ma è come se lo fosse, non lavora per la Roma, ma per Pallotta, che è libero di sentire chi vuole.
Sullo stadio
Capisco la battaglia di Pallotta per lo stadio, perché darebbe alla Roma una dimensione internazionale ancor più spiccata e permetterebbe una patrimonializzazione oltre che l’aumento del fatturato, come accaduto alla Juventus. E sarebbe d’aiuto per colmare il gap con le altre grandi squadre europee. Stadio sì o stadio no, siamo vicini a capire se Pallotta vuole o meno rilanciare. Siamo a un bivio che darà modo di capire dove vorrà andare la Roma.