Il terzino olandese ex Roma: ” Sono tornato perché lo volevo tanto. Volevo indossare la maglia del Feyenoord. Sono veramente a terra”
Tornato al Feyenoord in estate, Rick Karsdorp sta attraversando un momento complicato. L’ex terzino giallorosso, infatti, è stato preso di mira dopo la sconfitta in Europa League contro Glasgow Rangers:
“I fischi li posso anche capire – ha detto l’ex Roma a VTBL -. Se perdi capisco la delusione dei tifosi e capisco che si punti il dito su di me se sbaglio. Grida, gesti, dito medio, va bene tutto, ma alla fine della partita ti vengo a parlare. Forse non lo devo fare , ma sono un ragazzo emotivo. Dopo che ho chiarito per me è tutto finito. Ma i messaggi in posta con minacce non li accetto. Questi patetici ragazzi sono seduti con il loro cellulare a scrivere. Farebbero molto meglio a venire agli allenamenti e a dirmelo in faccia. Non che io voglia fargli qualcosa. Ma questa gente deve lasciare in pace la mia famiglia”.
Durissimo l’attacco del terzino, che continua: “Su di me possono dire tutto, ma non su la mia famiglia. Io spero che questa storia finisca. Sono tornato perché lo volevo tanto. Volevo indossare la maglia del Feyenoord. Sono veramente a terra” ha concluso Karsdorp. Il classe 1995, è tornato in Olanda in prestito secco dalla Roma per cercare il riscatto dopo due stagioni difficili. Ma dopo la lite (poi chiarita) con il tecnico Jaap Stam, è già il secondo episodio negativo che è costretto ad affrontare. Il compagno di squadra Botteghin gli ha pubblicamente mostrato la sua vicinanza: “Si sta andando troppo oltre. Ho parlato con lui oggi, ovviamente è ancora molto deluso”.