Il talento ceco dimostra in venti minuti quello che in tanti gli avevano chiesto da quando è arrivato a Roma.
Dicono, anche i numeri, che nei primi 23 minuti di ieri all’Olimpico, Patrik Schick abbia reso più di tutti gli altri minuti messi insieme nella sua storia in giallorosso, scrive “Il Messaggero“. Si è procurato il rigore che Perotti ha tirato come sa, cioè lasciando che il portiere altrui si butti dalla parte opposta a quella dove poi lui tira, ha segnato il 2 a 0, lasciando per strada difensori e portiere, e infine quasi fatto un autogol che la proiezione geometrica della gol technology gli ha negato. Questione di millimetri, quelli che sono serviti per rinascere.