Sarebbe dovuto essere un nuovo inizio, con la mente rivolta interamente al Siviglia, c’è stata invece ancora tanta Roma nella giornata di Monchi, presentato oggi in Spagna in conferenza stampa, come nuovo direttore sportivo del club spagnolo.
L’ex ds giallorosso, dopo aver presenziato allo stadio rispondendo alle domande dei cronisti, ha accordato all’emittente “ReteSport” un’intervista in esclusiva, registrata successivamente negli studi di “Sevilla Radio”.
Le domande poste dal cronista erano quelle che, probabilmente, ognuno di noi tifosi avrebbe fatto; le risposte, quelle scontate che probabilmente ci aspettavamo. Ma più che sul contenuto, è interessante mettere a fuoco l’interazione che si è venuta a creare tra intervistatore ed intervistato. Sappiamo bene che ogni comunicazione è composta dal “contenuto” (ovvero il verbale), dalla “relazione” (il non verbale), dal “cosa” e dal “come”.
Ebbene, l’hombre di Siviglia ha mantenuto una postura sempre chiusa, sguardo quasi mai verso l’interlocutore, testa per la maggior parte del tempo bassa ed un tono generalmente dismesso. Atteggiamento tipico di chi non sta dicendo la verità, o quantomeno non tutta.
Quindi caro Monchi, chi sei parla più forte di quanto dici. Quindi oggi non ti crediamo.
Aspettiamo tempi migliori per conoscere le tue verità, quelle non ancora emerse.