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Giocare con una società teoricamente in vendita non sarà comunque semplice: chi vende e chi compra ha interesse che la squadra sia d’alta classifica

Passando da un businessman statunitense all’altro cambierà poco, assicurano. Anche se si resterà sull’autofinanziamento, pensando ai bilanci e quindi alle cessioni. Il nodo è l’aspetto tecnico: il nodo Champions e, quanto al futuro, il pezzo pregiato partirà sempre per esigenze di bilancio, come è sempre accaduto in questa quasi decennale gestione a stelle e strisce.

Giocare con una società teoricamente in vendita non sarà comunque semplice: chi vende e chi compra ha interesse che la squadra sia d’alta classifica, per quello ora c’è da spingere ancor di più. La turbolenza riguarda tutti, anche i dirigenti. Esempio: se l’attuale consulente di Pallotta, ovvero Franco Baldini, non diventerà consulente di Friedkin, c’è il rischio che vengano messe in discussione pure certe scelte legate alle figure apicali. Lo riporta Il Messaggero.

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