I giallorossi trovano un pareggio decisivo contro la squadra inglese. Dopo il doppio vantaggio dei padroni di casa, la Roma pareggia in extremis

L’8 giugno del 1972 la Roma pareggiava 3-3 nella sfida contro il Carlisle United in Coppa Anglo-Italiana. I giallorossi vengono dalla prima vittoria del torneo contro lo Stoke City, avendo perso la prima gara, proprio contro il Carlisle. Al Brunton Park Stadium la Roma di Herrera arriva vogliosa di punti, ma non sarà una sfida semplice: la squadra arriva stanca allo stadio, dato il viaggio lunghissimo e scomodo. Inoltre i tanti infortuni, obbligano il tecnico argentino a schierare un undici praticamente obbligato. Al 25′ del primo tempo i padroni di casa passano in vantaggio, grazie al gol di Dryne; dopo sei minuti però i giallorossi trovano il pareggio, a firma di Banella, che insacca il suo primo gol con la maglia della Roma.

Il Carlisle però ne ha di più, e nonostante la difesa giallorossa tenti costantemente di arginare l’offensiva inglese, al 42′ Quinitini (entrato per sostituire l’infortunato Ginulfi) può ben poco sulla conclusione di Balderstone, che riporta in vantaggio la squadra di casa. Si va al break sul risultato di 2-1, anche se la Roma, vista la prestanza fisica degli avversari, possa dilagare nei secondi 45 minuti di gioco. Le paure dei giallorossi diventano più concrete, quando Owen, al 50′ porta a 3 il bottino degli inglesi.

La Roma non ci sta e, forte anche di alcuni momenti di distrazione del Carlisle, troppo sicuro del risultato, attacca a spron battuto. Al 56′ arriva il gol del momentaneo 3-2: Scaratti spara un tiro violentissimo, il difensore inglese Winstanley tocca la palla con il piede e manda fuori giri il portiere Ross. Si arriva così al minuto 85, con la Roma ormai pienamente in possesso del pallino di gioco: azione confusa in area di rigore inglese, ma alla fine Cappellini riesce a trovare la porta, sancendo il gol del definitivo 3-3.