I nuovi proprietari cercano partner: incontri anche con Vitek
A neppure un mese dal closing con Pallotta, i Friedkin cercano soci per costruire la nuova Roma. Sin dall’avvio della trattativa i nuovi proprietari hanno provato a coinvolgere più fondi d’investimento (uno italiano aveva valutato, ma ora non è più interessato), poi lo stop per la pandemia e il rinvio del deal li ha costretti a chiudere da soli. Stando a quanto raccontano più fonti qualificate del mondo finanziario Dan Friedkin offre una quota di minoranza agli investitori interessati. Rilevando un club indebitato e in forte squilibrio tra costi e ricavi, il Friedkin Group ha pagato 199 milioni a Pallotta e soci come “gettone d’entrata” e sanno di dover spendere tanti altri soldi entro dicembre.
Nel piano stilato quando c’era ancora il tycoon di Boston, oltre all’aumento di capitale, erano state messe a budget plusvalenze da 120 milioni. Visto che Friedkin ha stanziato 85 milioni come quota di capitale da versare, basterebbero un po’ meno di 100 milioni di plusvalenze. Arrivare a questa cifra prima della fine del mercato è un’impresa, quindi l’impressione è che ci saranno da mettere più degli 85 milioni previsti. Avere un partner con cui dividere l’investimento, coinvolgendolo anche per lo stadio, renderebbe l’impatto meno pesante.
I contatti sono stati avviati da tempo e fra le varie ipotesi c’è quella che porta a Vitek. Un paio di settimane fa c’è stato un incontro tra il magnate ceco, Marc Watts e altri manager del Gruppo Friedkin, Parnasi e Daffina in rappresentanza di Eurnova. Pochi giorni dopo c’è stato un meeting tra lo stesso Vitek e Dan Friedkin. L’imprenditore ceco continua a lavorare per acquistare i terreni di Tor di Valle. Ha proposto al texano di conferirli nella società che si occuperà di costruire l’impianto in cambio di una quota del club giallorosso. Non sembra questa, però, l’opportunità che stanno cercando i texani. Lo scrive Il Tempo.