Ha fornito per cinque stagioni (2015-2020) il materiale tecnico al Liverpool. Tra le squadre partner anche Celtic, Porto e Siviglia
Possibili novità per quanto riguarda lo sponsor tecnico della Roma: sarebbe infatti stata siglata una bozza di accordo, della durata di quattro anni, tra il club giallorosso e la New Balance. Dopo la fine anticipata del rapporto con Nike, la società capitolina potrebbe “rimanere” negli Stati Uniti. La NB, infatti, ha sede a Boston (come l’ex presidente Pallotta, ironia del destino) ed è stata fondata nel 1906.
Ha iniziato ad operare nel calcio nel 1984, fornendo le scarpe da gioco a Bryan Robson, negli anni ’80 uno dei calciatori più rappresentativi d’Inghilterra. Dopo un periodo lontano dai campi, nel 2004 ha acquisito il marchio Warrior che poi è entrato nel mondo del calcio siglando accordi con Liverpool e Siviglia. Nel febbraio 2015 New Balance ha preso il posto di Warrior, subentrandogli, e fornendo il materiale tecnico a Liverpool (2015-2020), Siviglia (2015-2018), Porto (dal 2015) e Stoke City (2015-16). Tra i club più importanti passati sotto l’egida dell’azienda bostoniana anche il Celtic (2015-2020), l’Athletic Bilbao (dal 2017), il Lille (dal 2016), il Nantes (dal 2018) e la nazionale irlandese (dal 2017).
Alcune maglie disegnate dall’azienda americana
Tutte le squadre sponsorizzate dalla New Balance
Le partnership della New Balance toccano tutti e cinque i continenti. Oltre a quelle già citate, l’azienda del Massachusetts fornisce il materiale tecnico alle nazionali di Costa Rica e Panama. In Europa, invece, a Standard Liegi, Leyton Orient, Harrogate Town, Shamrock Rovers, Legia Gdansk e Dynamo Kiev. Negli Usa al Muskegon Risers SC e al DeKalb County United. In Sud America alle colombiane Atletico Junior e Barranquilla. Infine, anche al Melbourne FC (Australia), Sagan Tosu e FC Gifu (Giappone), Seoul E-Land FC (Corea del Sud) e Al-Wasl (Emirati Arabi Uniti). Non c’è dubbio che, qualora si concretizzasse l’accordo con la Roma, i giallorossi diverrebbero la squadra di punta dell’azienda americana per blasone e bacino di utenza.
Le cifre
Il colosso americano, partito nel 2015 con l’obiettivo di spodestare Puma dal podio e diventare l’alternativa a Nike e Adidas, non ha di certo lesinato e si è assicurato importanti partnership a suon di milioni. Strappato il Celtic proprio a Nike, New Balance ha versato, nei cinque anni di collaborazione con i biancoverdi, 40 milioni di euro nelle casse del club (8 milioni a stagione). Il fiore all’occhiello è stato sicuramente il Liverpool: subentrati alla controllata Warrior, è stato stipulato con i Reds un accordo di cinque anni (terminato nel 2020) da 225 milioni di sterline (45 milioni all’anno).
Soldi, ma anche strategia e visione imprenditoriale: basti pensare che il Porto, nel 2018, dopo tre anni dalla stipula dell’accordo ha voluto fortemente prolungarlo di ulteriori 7 stagioni, fino al 2025. Il motivo? Il club portoghese ha affermato che nei tre anni di sponsorizzazione, le vendite al dettaglio del merchandising sono aumentate del 91% rispetto a quando i lusitani erano vestiti da Nike. Mentre con il Siviglia, sempre nel 2015, è stato stipulato un accordo da 3,5 milioni a stagione, per un totale di 10,5 milioni nelle triennio in cui il marchio di Boston ha fornito il materiale tecnico agli andalusi. Nel2018, il club spagnolo è passato a Nike, da cui ricava attualmente “solo” 2,3 milioni a stagione.
Gli store nella Capitale
Per assicurare la massima disponibilità di materiale tecnico, oltre agli AS Roma Store, la New Balance potrebbe decidere di aprire nuovi store nella Capitale. L’azienda americana, tuttavia, conta già tre negozi aperti a Roma: uno in pieno centro storico, vicino al Pantheon, in via delle Convertite. Gli altri due non sono lontani da Trigoria, sede operativa del club giallorosso: uno all’interno dell’outlet di Castel Romano e l’altro al Centro Commerciale Euroma 2.