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CT10 Management, Candela: “Non ho potuto dire no al mio capitano”

Torna il Social Football Summit nella sua terza edizione dedicata all’industria calcio

Dal marketing agli eSports passando per il panel ‘Scouting: l’arte di scegliere’, a cui hanno partecipato i componenti della CT10 Management, la società di scouting e consulenza creata da Francesco Totti.

A prendere la parola è stato anche Vincent Candela, ex compagno alla Roma di Totti e ora ambasciatore della società. Con lui pure Giovanni De Montis (agente FIFA e cofondatore della CT10 Management), Matteo Fittavolini (capo area scouting CT10) e Carlo Cancellieri (manager sportivo CT10 e tecnico del Totti Sporting Club).

VINCENT CANDELA

Com’è nato il tuo rapporto con la CT10 Management?
Parte dal mio amico, ci conosciamo da 24 anni. Dopo Natale mi ha chiesto se fossi disponibile a collaborare con lui. Mi ha presentato la squadra, abbiamo avuto subito un certo feeling. Non ho potuto dire di no al mio capitano, il calcio è sempre stato la mia vita. Ho tanti amici in questo mondo, è un modo per ritrovare amici, ex compagni e allenatori.

Che valore aggiunto può dare l’esperienza tua e quella di Totti e Aldair?
Non diventeremo la migliore agenzia del mondo solo perché siamo stati campioni del mondo. Penso che quando io, Aldair e Francesco incontriamo Maldini, Gattuso, Zidane e Guardiola o ci confrontiamo con ds come Sabatini e Giuntoli parliamo la stessa lingua. Inoltre con la nostra esperienza capiamo quando qualcosa non va. La CT10 Management pensa molto al comportamento: anche noi abbiamo sbagliato partite e comportamenti, siamo stati in panchina e ciò ci rende consapevoli di quello che diciamo ai nostri atleti. Loro ci ascoltano di più in confronto a qualcuno che non ha giocato mai a calcio.

Oggi i giovani calciatori parlano una lingua diversa rispetto a quelli della tua epoca?
Stanno più al telefono, però quando parliamo tra di noi riusciamo a capirci, non sono tanto più vecchio (ride, ndr). Noi gli diamo l’esperienza che serve.

Come vivi il calciomercato da non atleta?
È completamente differente, abbiamo tanto da imparare ancora. Ringrazio tutti i ds che ci hanno ascoltato. Quello che abbiamo fatto in quest’anno è andato bene, personalmente ho trovato meraviglioso questo nuovo mondo, pur con tutte le sue difficoltà. Mi trovo abbastanza bene.

Ti sei posto degli obiettivi per i prossimi anni?
L’obiettivo è quello di essere sempre vicino al mio capitano e fare meglio di ciò che possiamo fare. Non vogliamo diventare i più forti al mondo, ma fare il nostro meglio.

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