La Roma si qualifica ai sedicesimi di finale di Europa League
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PAU LOPEZ 6+Trascorre il primo tempo a prender freddo, senza mai dover fare un intervento degno di questo nome. Due paratelle a terra su altrettanti tiri da lontano, nella ripresa. Tranquillo. |
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SPINAZZOLA 6+Difensore centrale improvvisato, e sul centro-destra, interpreta il ruolo in maniera estremamente dinamica. Gli riesce quasi tutto, in questo periodo. Eclettico. |
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CRISTANTE 6,5Dà l’idea, lì in mezzo alla difesa, di avere le idee chiare (talvolta anche un filo di confidenza di troppo…) su come proteggere la porta di Pau Lopez. E, palla al piede, nella prima frazione tenta spesso di saltare il centrocampo. Sereno. |
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JESUS 6+Un po’ di fisico, un po’ di esperienza non barcolla praticamente mai, a sinistra. Con Spina fuori, si sposta bene a destra. Affidabile. |
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BRUNO PERES 6Prova molto a giocare da ala destra, ma spesso la palla – passando tra i suoi piedi – non fa la cosa giusta. Non per colpa della palla, però. Chiude a sinistra, pappandosi un gol facile facile. Sciupone. |
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DIAWARA 6Gara tattica, la sua. Pensa più a regalare equilibrio alla squadra che a guidarla in fase di possesso palla. E a far fiato. Recuperato. |
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VILLAR 6+Fatica, nella prima frazione, a entrare con personalità nei meccanismi del gioco. Decolla, anche se non in maniera vistosa, nel secondo tempo a colpi di classe. Un piccolo passo in avanti. |
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CALAFIORI 6+Quinto a sinistra, deve pensare poco alla fase difensiva pura e può così dedicarsi a quella offensiva. Con alterni risultati, nei primi quarantacinque minuti. Ultima mezzora di gioco da centrale di sinistra. Esame superato, all’esordio in Europa. |
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CARLES PEREZ 5,5Timido, spesso assente, talvolta distratto: apporto minimo, il suo, nella prima frazione. Non tanto di più prima del cambio. Involuto. |
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PELLEGRINI 6+Per la prima volta titolare dopo aver superato il Covid, giostra a tutto campo con personalità e la solita qualità. La condizione atletica lo assiste, così regala tante belle sensazioni. Nell’intervallo, resta negli spogliatoi. |
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BORJA MAYORAL 6+Si fa vedere, si propone di sponda, gioca anche per la squadra ma gli arrivano pochi palloni. Uno, un po’ così così, lo calcia addosso alle braccia del portiere avversario. Più pericoloso nella ripresa, dopo il gol del vantaggio: altra parata di Balgradean. Volitivo. |
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VERETOUT 7Rileva, in avvio di ripresa, Pellegrini. Gli bastano pochi secondi per determinare su calcio di punizione l’autogol di Debeljuh. E poi firma il gol del raddoppio dagli undici metri. Il tutto terminando la sua gara addirittura da quinto a destra. Decisivo. |
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DZEKO 6-Al posto di Borja Mayoral dopo un’ora abbondante di gioco. Si fa notare solo per un “giallo” puerile. |
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MKHITARYAN 6Entra al posto di Spinazzola, ma – ovviamente – fa l’attaccante. E rimedia in un attimo il calcio di rigore realizzato da Veretout. |
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MILANESE SVPer Diawara, che era al rientro da titolare dopo il Covid, a un quarto d’ora dalla fine. Bell’assist per Bruno Peres, che spreca in malo modo. |
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TRIPI SVEsordio tra i grandi al posto di Carles Perez per il capitano della Primavera, classe 2002. Si piazza a centrocampo, il suo reparto. Una bella soddisfazione per lui e per il settore giovanile della società. |
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FONSECA 7+Formazione inedita, per certi versi forzatamente improvvisata nel reparto difensivo. Lui ruota uomini e schemi, si inventa cose a raffica e la squadra lo segue centrando la quinta vittoria consecutiva tra campionato e coppa. E il passaggio del turno è archiviato con due gare di anticipo. Complimenti. |