Si è già cominciato a discutere le “raccomandazioni” Fmsi
Avanti senza correre troppo. Le “raccomandazioni” della Federazione Medico Sportiva alla Serie A per rendere più severo il protocollo della Federcalcio validato dal Cts passano l’esame del Consiglio di Lega, circondate però da una certa prudenza. E perdono un pezzo: diversi club sono scettici sull’idea, in caso di positività di un membro del gruppo squadra, della bolla di sette giorni, il ritiro chiuso in una struttura senza tornare a casa.
Gli alberghi che non ci sono, qualche problema logistico, i costi troppo alti per chi non ha un centro sportivo: sono diverse le cause che motivano la contrarietà. Fatto sta che su questo fronte sarà difficile strappare il via libera dell’assemblea dei club anche se non tutte le società sono contrarie. Assemblea che non è stata però ancora convocata. Anche perché c’è ancora da individuare l’azienda che garantirà la centralizzazione degli esami del tampone per evitare quelle “difformità” denunciate più a volte dai club. Si legge su La Gazzetta dello Sport.