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Dalla A alla Z: ecco l’anno solare in chiave giallorossa


A

Ambiente romano.  La facile causa di tutto, per alcuni; la causa di nulla, in realtà. Il rifugio per spiegare grossolanamente ciò che andrebbe spiegato in un altro modo. Cioè più aderente alla realtà e meno di facciata. E pure di comodità.

B

Bamba Mory, ivoriano, classe 2002, riserva nella Primavera di Alberto De Rossi, titolare in casa del Cska Sofia in Europa League. La più sorprendente sorpresa dell’anno, visto che in prima squadra non lo conosceva quasi nessuno. Ricambiati.

C

Calafiori, l’erede. Il predestinato. Il futuro. Calma, calma… Un gol, bellissimo, non può e non deve voler dire tutto in un amen. Lasciamolo sbagliare con calma, tempo per prendersi gli elogi non gli manca. E stop con i paragoni.

D

Dzeko, il miglior attaccante straniero della storia della Roma. Così, adesso, non si contano più i suoi gol sbagliati, ma quelli segnati. E poi non esiste al mondo un centravanti che abbia il 100% di realizzazioni. Ce lo rimpiangeremo, vedrete.

E

Expected gol. Che significa le occasioni create per far gol. Una diavoleria inventata da quelli bravi per dire una cosa e farne credere un’altra. Le partite si vincono con i gol, non con i gol attesi. Tu puoi aspettarne 20, ma ne basta uno vero per i 3 punti.

F

Friedkin Dan & Ryan. I nuovi proprietari della Roma. Fatti, non parole. Ecco il loro modo di agire, di lavorare. E il lavoro, visto che quello che hanno trovato, non gli manca. Un consiglio: occhio ai riportini di Trigoria e dintorni. E non solo. C’mon, guys.

G

Giustizia sportiva. E’ più grave non presentarsi a giocare una partita oppure sbagliare in maniera ininfluente il nome di un giocatore per una partita? Mi si nota di più se non vengo o se sto da una parte per conto mio? Bravi, siete davvero bravi.

H

Houston. La nuova casa della Roma. Lontano migliaia di chilometri dalla Capitale, ma dentro il cuore dei romanisti grazie a D & R. Abbiamo un problema? No, per ora. Tutta un’altra cosa rispetto a Boston e senza la minima intenzione di fare gli americani a Roma.

I

Ibanez. Il nuovo coso, l’erede di coso, il futuro coso. Ma non si può semplicemente dire che Ibanez è Ibanez, con tutti i suoi pregi e difetti, e basta? No, a Roma si tende sempre a esagerare, nel bene e nel male. Il brasiliano, però, è bravo, Ma non diciamoglielo…

J

Juventus. Pirlolandia. Moraldo. La Joya. Nove scudetti di fila, la super squadra più super squadra del campionato. La favorita per lo scudetto. Che in classifica chiude il 2020 alle spalle della Roma. Qui qualcuno non la racconta giusta.

K

Karsdorp. In estate il doppio rifiuto ad Atalanta e Genoa, in dicembre il doppio assist contro il Cagliari. L’olandese ritrovato ha conquistato la fascia destra e non la molla; adesso, però, deve conquistare la Roma. Se starà bene, ce la farà.

L

Lollo. Cioè Pellegrini. Il figlio meno amato di Roma. Colpa sua? Sì. Colpa dei pregiudizi nei suoi confronti? Sì, anche. Colpa di tutti e quindi di nessuno. Se si andrà ancora avanti con i paragoni, Lollo non sarà mai Pellegrini. E non conviene a nessuno.

M

Mkhitaryan, l’armeno che per dodici mesi è andato come un treno. Gol, assist-gol, qualità e quantità. Roba per palati fini, tanta roba per i tifosi romanisti. Una categoria superiore, una marcia più di tanti altri.  Ah, t’avessi conosciuto prima…

N

Narrazione. Il modo spesso falso di raccontare le cose. E la Roma, ovvio. La maniera egoistica di imporre le proprie opinioni scavalcando i fatti. Lo strumento per essere sempre e comunque dalla parte della ragione, e di fare il tifo per se stessi.

O

Olimpico. La casa della Roma. In attesa del nuovo stadio che quando sorgerà (se sorgerà…) sarà già vecchio. Chiacchiere, promesse, bugie e propaganda di bassa lega: di tutto e di più per non fare nulla. Se non prendere in giro la Roma e i suoi tifosi.

P

Petrachi. Competente, per carità. Ma troppo pieno di se stesso e del proprio sentirsi diverso, quindi più bello e più bravo di tutti. Il suo errore più grande? Non essersi mai pubblicamente ricordato che a Roma morto un papa se ne fa un altro.

Q

Quarto posto. Ormai il consueto obiettivo stagionale della Roma. Niente di che, meglio di niente. Vista la concorrenza non sarà facile centrare l’obiettivo Champions, ma la Roma non può, non deve concedere il bis della passata stagione. Daje.

R

Roma, Roma Roma… core de sta città… Un canto d’amore ormai disperato. Un inno alla gioia per adesso carico di preoccupazioni. E di spalti vuoti. Ma sempre il core de sta città.

S

Sud. Curva Sud. Non servono altre parole.

T

Totti. Vedi Curva Sud. Sempre e per sempre.

U

Uno fisso. Quando la Roma gioca all’Olimpico alla vigilia è sempre uno fisso. Uno stile di vita. Un unico obiettivo. Il fratello gemello di Due fisso, che entra in scena quando la Roma gioca in trasferta. Sogno? No, speranza. Tifo.

V

Villar. Hai capito ‘sto ragazzino spagnolo che nel giro di pochi mesi s’è preso Roma… Faccia da impunito, piedi raffinati, capoccia da giocatore vero. Se un paio di indizi fanno una prova, Don Gonzalo è la prova che si può comprare bene a poco.

Z

Zaniolo. Due crociati non si augurano neppure al peggior nemico. Lui, Nicolò, se li è ritrovati sul proprio cammino senza colpe. E, combattendo da uomo (altro che ragazzino), sta tentando di mandare il destino a quel paese. Ma quanto ci manca, quanto ci manca…

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