Resta in contatto
Sito appartenente al Network

Rassegna Stampa

Il soldato Jordan sfida il terzo stop, Mou lo aspetta

Ancora problemi muscolari per il francese, ma Mourinho lo aspetta a braccia aperte

Il soldato Veretout, solitamente l’ultimo ad arrendersi in battaglia, è di nuovo alle prese col suo calvario. Tre infortuni negli ultimi 4 mesi, tutti di natura muscolare, sempre alla coscia destra. L’ultimo, pochi giorni fa, durante il ritiro estivo agli ordini di José Mourinho, riguarda il quadricipite. Il francese, parecchio deluso per l’esclusione dagli Europei, aveva cominciato a lavorare a Trigoria con altri compagni e in anticipo rispetto al resto della squadra. L’obiettivo era smaltire completamente l’infortunio primaverile per farsi trovare pronto, i piani però sono saltati ai primi dolori.

Le notizie non dovrebbero essere preoccupanti. Il calciatore è convinto di poter tornare a disposizione nel giro di una settimana, dunque è molto probabile che domani si imbarchi per la tournée portoghese. Ovviamente non ci sarà stasera contro il Debreceni, né contro il Porto mercoledì, ma potrebbe esordire contro il Real Betis il 7 agosto. A prescindere dai tempi di recupero, resta la sensazione che Veretout sia diventato più fragile rispetto al passato. In testa, comunque, ha l’idea di chiudere questo sfortunato cerchio una volta per tutte. Nella stagione appena conclusa il centrocampista ha saltato ben 14 match per problemi muscolari, mai così tanti in una carriera integra. Per Mourinho è un titolare inamovibile del centrocampo. Lo Special One l’ha fatto capire da subito, in primis al ragazzo, ma il suo pieno recupero diventa essenziale per poterne sfruttare al massimo il potenziale. Lo scrive Il Corriere dello Sport.

Lascia un commento
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Advertisement

I MITI GIALLOROSSI

L'indimenticabile Ago. Romano e romanista, capitano e campione

Agostino Di Bartolomei

Il "Pluto" dei romanisti. Campione d'Italia nel 2001

Aldair

“Di Bruno solo uno e viene da Nettuno”

Bruno Conti

E' stato il ragazzo della Curva Sud in campo con la sua seconda pelle

Daniele De Rossi

Il bambino che diventò uomo, poi Capitano ed infine leggenda

Francesco Totti

IL GIOVANE CHE DIVENNE "PRINCIPE", NON AZZURRO MA GIALLOROSSO. PER SEMPRE

Giuseppe Giannini

Il "Divino" giallorosso, campione d'Italia nel 1983

Paulo Roberto Falcao

IL TEDESCO CHE VOLAVA SOTTO LA CURVA SUD

Rudi Voeller

SI PUÒ DIVENTARE UN’ICONA GIALLOROSSA SENZA ESSER NATI A ROMA. PICCHIA DURO, SEBINO!

Sebino Nela

Advertisement

Altro da Rassegna Stampa