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Tiago Pinto: “Lavoro per ridurre la distanza tra la Roma e il successo. Pellegrini rinnova. Esuberi? Vedremo” (VIDEO)

Tiago Pinto ha parlato in conferenza stampa del mercato estivo della Roma

Tiago Pinto ha parlato in conferenza stampa del mercato estivo della Roma, portando con sé: Morgan De Sanctis (vice ds), Maurizio Lombardo (segretario generale), Lorenzo Vitali (legal), Daniele Muscarà (legal), Roberto Fonzo (finance).

Ecco le sue parole:

È importante per me oggi spiegare la strategia e quello che è successo durante il mercato. Prima di tutto volevo ringraziare la proprietà per il lavoro fatto durante questi mesi e per la presenza costante in ogni decisione, per me è solo così che si può fare il meglio per la Roma. Credo che siamo riusciti a fare un buon mercato, non sono qui a dire che sono un grande direttore ma in questo contesto siamo riusciti a portare il migliore allenatore del mondo e siamo riusciti a migliorare la squadra, sicuro parlerete delle cose non riuscite ma sono certo dell’ottimo lavoro svolto.

Ha migliorato ogni zona del campo. Per il centrocampo cosa è mancato?

(Ride) Mi diverto perché il mercato è chiuso ma continuano le domande sul centrocampista. Non è un problema di budget, il mercato è dinamico, vanno capiti i momenti, in un momento abbiamo avuto la voglia di accelerare il progresso di crescita. Tutti sapete di Xhaka che non è andato a buon fine, come ho detto il mercato è dinamico e abbiamo voluto fare ciò che era più urgente. Avevamo 60 giocatori sotto contratto quando sono arrivato, abbiamo dovuto tenere conto di questa situazione complicata per fare il mercato.

Mi dicono che il bravo Direttore Sportivo è quello che vende, che ne pensa è soddisfatto? Gli esuberi rimasti: Santon, Fazio, Nzonzi, Riccardi, possono essere reintegrati o no?

È vero: il bravo direttore sportivo è chi è bravo a vendere più che comprare. Trovare soluzioni per più di 30 giocatori credo che sia un buon lavoro. Sicuramente ci sono Direttori migliori di me ma imparerò, “Ci sono 3-4 finestre di mercato aperte, credo si possano trovare soluzioni per gli esuberi. Noi abbiamo lavorato molto e gli abbiamo portato buone offerte dove nessun calciatore perdeva un euro.

Inter, Milan, Juve, hanno tutte perso le loro stelle, la Roma può lottare per lo scudetto? E se non arrivasse in Champions sarebbe un fallimento?

Scudetto? La mia visione non è lo Scudetto, ma ogni giorno lavorare per rendere più vicina la distanza tra la Roma e il successo. Noi vogliamo vincere: abbiamo l’allenatore più forte al mondo e una squadra più forte e tanti altri cambiamenti. Dobbiamo avere la mentalità di vincere tutte le partite, poi vedremo a maggio dove saremo. La Champions è l’obiettivo principale. Tutto quello che abbiamo fatto finora ci avvicina al successo. Non penso allo scudetto di maggio, ma è chiaro che vogliamo vincere.

Lei si è definito un perfezionista, le chiedo un rimpianto di questo mercato

Il mercato è molto dinamico come ho detto, nel momento in cui non siamo riusciti a prendere Xhaka, a nessuno piace essere rifiutato, lui voleva venire e l’Arsenal non ha voluto vendere, è stato un rimpianto lì per lì poi fine. Il vero rimpianto è stato il mancato piazzamento degli esuberi, una situazione che non  mi piace, ho lavorato tanto con Morgan per presentare offerte degne per i calciatori.

Mourinho è stato un peso o una motivazione?

A parte alcune parti della stampa che dicono che io non ho preso Mourinho, sono molto orgoglioso di averlo portato qui. Io sono portoghese ho 36 anni, Mourinho ha una dimensione stratosferica per me. Approfitto ogni giorno per imparare da lui che ha vinto tutto e ha lavorato nei migliori club del mondo, non sento pressione nel stargli vicino anzi abbiamo sempre lavorato insieme valutando la squadra insieme, sappiamo ciò che possiamo e che non possiamo fare. Riguardo le sue parole sulla panchina della Roma, non solo lui dice che manca esperienza è normale, lo penso anche io. In questo progetto abbiamo sempre detto che ci sarebbe stato spazio per sviluppare i giocatori. Sono felice e motivato di lavorare con lui tutti i giorni.

Come si è passati dalla priorità Xhaka a prendere zero centrocampisti? Idee per gennaio?

Su Xhaka ho risposto, il mercato è dinamico. E’ comunque importante dire che la Roma ha un centrocampo importante. Cristante un campione d’europa, Veretout il miglior centrocampista per numero di reti in Europa, Villar, Diawara, Bove, Darboe. Voi sapete che avevamo voglia di prendere Xhaka ma dobbiamo portare rispetto ai nostri giocatori. La vittoria non è solo il mercato ma anche far crescere la squadra, a gennaio sarò pronto ad analizzare e agire se servirà. Siamo una struttura di 40/50 persone pronte a far crescere i giocatori, se si tratta solo di mercato il Lille non avrebbe vinto la scorsa stagione.

Mou ha detto che il mercato è andato in corsa, Dzeko, Spinazzola se tutto fosse andato come si pensava si sarebbe speso di più in altri ruoli?

Io dal problema guardo all’opportunità. Mi dispiace per Spinazzola che era motivato e giocava benissimo, abbiamo preso Vina e abbiamo risolto un problema, avremo 3 terzini veramente forti. Dzeko è stato visto come un grande problema io ho voluto vedere all’opportunità per accelerare il nostro progetto e ho preso Abraham, il mercato è dinamico

Cosa pensa del mercato aperto durante la stagione?

A me non piace ma sono le regole, andiamo avanti

Tenere il punto fermo con gli esuberi è una scelta della società?

Gli esuberi? Devo rispettare le decisioni, ma dico anche che come Direttore Sportivo non è facile trovare 5-6 offerte che ritengo giuste che non danneggiano i giocatori e vedere che non vengano accettate. Iniziare la stagione e avere 60 giocatori sotto contratto è stato difficile anche per Mourinho sarebbe stato difficile gestire così tanti giocatori. Abbiamo fatto questa scelta per ridurre il gruppo e creare questo ambiente, una squadra compatta coesa unita e disposta a lottare, questo ambiente è inattaccabile, non cambia. Io sono qui per prendermi le mie responsabilità e 95% dei giocatori hanno fatto un grande sforzo per trovare delle sistemazioni. Alla fine siamo tutti umani liberi che prendono decisioni. Non voglio fare nomi ma ho sentito giocatori importanti che hanno fatto uno sforzo lasciando e andando in un altro paese per giocare, questi tipo di calciatori li ricorderò sempre.

Villar?

Bravo centrocampista, l’anno scorso ha giocato 42 partite, deve approfittare della possibilità di lavorare con Mourinho.

Si è sentito il peso di Mou in questa sessione di mercato?

Assolutamente si. Per me è un orgoglio lavorare con lui, ci aiuta, se vai 4 5 giorni a Londra, o porti Abraham o torni in Portogallo (ride), quando fai queste cose avere Mourinho dalla tua è un vantaggio. Un grande aiuto

Quando tornerà Smalling a disposizione? Spinazzola?

Spinazzola è più complicato non posso parlarne, so che ha una grande voglia e dobbiamo fermarlo (Ride). Smalling dovrebbe essere disponibile contro il Sassuolo.

C’è un margine di rischio aver dato via giocatori come Florenzi, Dzeko o Pedro a delle competitors?

In questa vita qualsiasi decisione in un rischio, pensiamo a Messi… Questi giocatori avevano 3 situazioni diverse ma quando un giocatore non vuole giocare nella Roma e vuole andare via questo è ciò che conta, costruiamo un progetto dove le principali referenze della squadra devono voler morire per la Roma, se guardiamo il mercato: Ronaldo, Messi, Griezmann, la Roma non ha fatto niente di diverso da ciò che hanno fatto le altre, forse abbiamo comunicato peggio perchè io ho detto sempre la verità, parlavamo di ingaggi importanti e andavano prese delle scelte. L’anno scorso avevamo Dzeko e Mayoral, ora Abraham, Shomurodov e Mayoral, non possiamo stare peggio.

Che mercato si da?

Pensando a chi diceva che non avrei fatto mercato mi darei un 8. Pensando al fatto che questo è stato uno dei mercati più complessi della storia mi darei di più. Rimanendo con i piedi per terra un 7.5.

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