L’intervista al giovane talento giallorosso
Edoardo Bove ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, parlando della Roma e di Mourinho. Ecco le sue dichiarazioni:
Essere romano, romanista e giocatore della Roma. Cosa significa?
Un’emozione indescrivibile. Avete presente quando i tifosi hanno cantato l’inno all’Olimpico senza la musica? Mi sono venuti i brividi, come se fossi sugli spalti con loro. Trigoria è la mia seconda casa.
Ha ricevuto i complimenti di Mourinho…
Nonostante la carriera da vincente, Mourinho ha l’umiltà di considerare i giovani. Parla con noi, scherza, ci dà consigli. Posso essergli solo grato. E non soltanto perché mi ha fatto entrare contro la Fiorentina. Mi dice di stare sempre sul pezzo, che le opportunità prima o poi arrivano.
E i compagni?
Pellegrini è un punto di riferimento. Lui ha fatto prima di me questo percorso e sa cosa significa. Anche Gianluca Mancini è un altro di quelli che mi incoraggia e mi bastona quando serve.
Guardiamo al futuro. Ci dica il sogno più grande che ha.
Essere felice come uomo. Poi, perché no, vincere un Mondiale con l’Italia e magari segnare un gol sotto la Sud all’ultimo minuto. Ma prima di tutto voglio essere una persona felice e realizzata.