Arturo Calabresi, calciatore del Lecce neopromosso in Serie A, ha parlato della sua esperienza nella Capitale: le sue parole
Questa l’intervista del calciatore Arturo Calabresi, in forza al Lecce, rilasciata al Corriere dello Sport. Il ragazzo è cresciuto nel settore giovanile giallorosso e parla della sua esperienza qui a Roma:
Sul percorso.
“Alla Roma sarò sempre e comunque grato. Al Bologna parto bene e poi finisco quasi fuori rosa. Amiens con il Covid, ignorato a Cagliari. E a Lecce mica è stato facile: da più di un anno non giocavo una gara da 90′, ma mi sono fidato di un uomo schietto come il direttore Corvino. E il tempo mi ha dato ragione”.
Sul gol alla Roma in Coppa Italia.
“Piccoli risarcimenti che fanno sempre parte di questo lavoro. Con il papà romanista che ho non avrei potuto scegliere altra squadra del cuore. E sono contento così”.
Su Pellegrini, compagno nella Primavera.
“Se me lo immaginavo capitano? All’epoca ovviamente no, ma potevo augurarglielo e sapevo che lo avrebbe fatto alla grande. Sono grande amico di Lorenzo, abbiamo diviso la stessa stanza. Diverso da De Rossi come Daniele lo era da Totti. Ma di Lorenzo dico a chi non lo conosce bene che è forte, sfacciato, consapevole e leader equilibrato. Un capitano vero”.