Quante telefonate, quante opere di convincimento: ma quando ti chiami Mourinho è tutto più facile
Nel corso della sua carriera José Mourinho ha effettuato tante chiamate ai giocatori per convincerli ad unirsi a lui e l’ultima potrebbe essere indirizzata a Wijnaldum. Tante chiamate già ai tempi dell’Inter, del Chelsea e del Tottenham, e da quando è arrivato nella Capitale ha convinto molti giocatori.
Nella prima intervista Dybala ha ammesso: “Le telefonate con il mister sono state importanti, è stato molto chiaro nel trasmettermi le sue idee e il fatto di poter lavorare con lui mi ha portato a Roma”. La prima chiamata la aveva fatto a Mkhitaryan lo scorso maggio per convincerlo a rimanere: operazione riuscita, almeno per un anno.
Anche Abraham ha ricevuto le telefonate dello Special One: “All’inizio non ero convinto di venire, poi mi ha chiamato Mourinho e ho cambiato idea”. In questa sessione di mercato i destinatari, invece, sono stati Matic, Celik e Dybala.
All’Inter chiamò Eto’o, Sneijder, Muntari e Pandev, mentre ai tempi del Chelsea convinse Pedro: “È stata una telefonata di un solo minuto, ma ha saputo darmi subito fiducia, dicendomi quanto sarei stato importante”. Con Bergwin, invece, l’allenatore utilizzò addirittura una videochiamata. Alcune volte, però, i suoi tentativi non sono andati a segno, come con Pogba nei primi tempi della Juventus e con Messi nel 2014. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.