Resta in contatto
Sito appartenente al Network

Rassegna Stampa

C’è il derby, la città si blinda: “Un check point al Foro Italico”

Domenica di fuoco nella Capitale

Poco più di 24 ore al derby delle grandi incognite e della paura. Perché l’allerta del Viminale per l’alto rischio di incidenti tra ultrà ha acceso ancora di più i riflettori sulla sfida di domenica allo Stadio Olimpico. Con le questioni di campo sacrificate sull’altare dell’ordine pubblico. Il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha espresso forte preoccupazione sulle possibili vendette e regolamento di conti tra gli ultrà di Roma e Lazio. Per questo sarà rafforzata la presenza della polizia all’esterno dello Stadio. L’area del Foro Italico sarà divisa in due blocchi a sé stanti, per evitare ogni possibile contatto tra le due tifoserie. Con il Ponte Duca D’Aosta zona franca e confine invalicabile tra la zona Nord e quella Sud.

Ci saranno presidi aggiuntivi anche intorno a Piazza Mancini, luogo dell’agguato al gruppo romanista dei Fedayn da parte di una squadriglia paramilitare di tifosi della Stella Rossa. E sono proprio le possibili ripercussioni di quanto accaduto a febbraio scorso a preoccupare le forze dell’ordine. Il gruppo organizzato giallorosso per la prima volta dopo 51 anni tiferà al derby senza la storica “pezza”. E il palcoscenico di un derby che vale un posto in Champions, con gli occhi dell’Italia addosso, potrebbe essere il luogo perfetto per riconquistare una credibilità nel mondo ultras. Lo scrive La Repubblica.

Lascia un commento
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Advertisement

I MITI GIALLOROSSI

L'indimenticabile Ago. Romano e romanista, capitano e campione

Agostino Di Bartolomei

Il "Pluto" dei romanisti. Campione d'Italia nel 2001

Aldair

“Di Bruno solo uno e viene da Nettuno”

Bruno Conti

E' stato il ragazzo della Curva Sud in campo con la sua seconda pelle

Daniele De Rossi

Il bambino che diventò uomo, poi Capitano ed infine leggenda

Francesco Totti

IL GIOVANE CHE DIVENNE "PRINCIPE", NON AZZURRO MA GIALLOROSSO. PER SEMPRE

Giuseppe Giannini

Il "Divino" giallorosso, campione d'Italia nel 1983

Paulo Roberto Falcao

IL TEDESCO CHE VOLAVA SOTTO LA CURVA SUD

Rudi Voeller

SI PUÒ DIVENTARE UN’ICONA GIALLOROSSA SENZA ESSER NATI A ROMA. PICCHIA DURO, SEBINO!

Sebino Nela

Advertisement

Altro da Rassegna Stampa