L’ex direttore sportivo giallorosso torna sull’operato nella Capitale del nuovo allenatore del Napoli
Intervistato ai microfoni della Gazzetta dello Sport, l’ex direttore sportivo giallorosso, Walter Sabatini, è tornato sull’operato di Rudi Garcia nella Capitale, adesso neo allenatore del Napoli, sedutosi sulla panchina della Roma dal 2013 al 2016. Di seguito, le sue dichiarazioni.
Perché nel 2013 lei lo scelse per la Roma?
“Perché il Lilla con cui aveva vinto il campionato in Francia giocava un calcio spettacolare e aveva un attacco atomico con Hazard e Gervinho, che poi portammo a Roma. Ha cultura e ironia sufficienti per orientarsi in situazioni complesse. Non dimentico la sua straordinaria partenza in giallorosso con dieci vittorie consecutive. Alla Roma ha fatto un grande lavoro. È venuto in un momento molto complicato, ma Rudi ha un grande dote: riesce a navigare in mezzo alle situazioni complesse. E poi sa riconoscere i bravi calciatori”.
Quanto le costò, nel 2016, mandarlo via dalla Roma?
“Tanto. Ci fu una flessione complessiva di rendimento della squadra, ma fu un allontanamento dolorosissimo, perché lui ebbe grandissimi meriti nella Roma dopo aver ereditato una situazione molto pesante. Eppure aveva affrontato tutto con grandi serenità e determinazione“.