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L’Avversario, il Lille: dalle origini ai temibili ragazzi di Christophe Galtier (FOTO/VIDEO)

Test di livello per la Roma di Fonseca

Sabato 3 agosto, alle ore 18, la Roma scenderà in campo al Pierre-Mauroy per affrontare il Lille. Quella con la squadra francese è la prima amichevole internazionale dei giallorossi di Fonseca che fino a questo momento hanno affrontato solamente squadre italiane (Tor Sapienza, Trastevere, Gubbio, Rieti, Ternana e Perugia).

Un club giovane

Il Lille viene fondato il 23 settembre 1944. Prima di questa data la città aveva due squadre di calcio nella massima serie francese: L’Olympique Lillois e lo Sporting Club Fivois. Le due società, indebolite dalla Seconda Guerra Mondiale, hanno deciso per la fusione dalla quale poi è nato il LOSC (Lille Olympique Sporting Club).

Dal 1944 al 1955: il grande Lille

Il Lille della vittoria in Coppa di Francia nel 1946 (Foto: Losc.fr)

Nei primi anni di vita il Lille fa incetta di trofei: dopo aver perso in finale di Coppa di Francia con l’RC Paris nel 1945, l’anno seguente i “Mastini vincono sia la Coppa che la Ligue 1. Nel 1947 arriva la seconda vittoria consecutiva della Coppa di Francia, mentre il campionato è chiuso al quinto posto. Nel 1948 alzano al cielo la terza Coppa di fila e concludono al secondo posto nel campionato francese. Nel 1949 il Lille chiude senza titoli: è secondo in Ligue 1 e disputa la quinta finale consecutiva di Coppa di Francia, ma stavolta arriva un’altra sconfitta, sempre al cospetto dell’RC Paris. Nel 1950 e nel 1951 il club colleziona “solamente” due secondi posti in campionato, prima della vittoria della quarta Coppa di Francia nel 1953. Nel 1954 vince il secondo campionato, con il Lille che chiude primo con solamente 22 reti incassate in 34 partite. Nel 1955 il club mette in bacheca la quinta Coppa di Francia della sua storia. Nei primi undici anni di vita, il Lille vanta 5 Coppe di Francia e due campionati francesi.

Dal 1955 al 1969: gli anni bui, la crisi e la rinuncia al professionismo

Il Lille che l’8 giugno 1957 torna in Ligue 1 dopo la retrocessione (la prima) dell’anno precedente

Nel 1956 il Lille retrocede però in Ligue 2, l’anno seguente viene promossa nella massima divisione, ma nel 1959 retrocede nuovamente nella Serie B francese. Il club trascorrerà molti anni mediocri nella seconda divisione e salirà nuovamente in Ligue 1 solo nel 1964, da vincitrice. Negli anni a seguire, una crisi finanziaria e sportiva travolge il Lille che rischia a più riprese la retrocessione. La discesa inevitabile in Ligue 2 avviene nel 1968. Il 23 giugno del 1969 il club decide di rinunciare al professionismo. Per la prima volta dal 1932, la città di Lille non ha una squadra di calcio professionistica.

Dal 1969 al 1984: dai dilettanti alla società a economia mista con la Città di Lille azionista di maggioranza

Il Lille che nel 1974 torna in Ligue 1 dopo la rinuncia al professionismo del 1969 (Foto: Losc.fr)

Il Lille riparte dal Cfa, il Campionato Francese Dilettanti, divenendo campione del gruppo delle squadre del Nord nel 1970. Riesce poi a tornare in Ligue 1 già nel 1974, vincendo il campionato con una marcia inarrestabile: 25 risultati utili consecutivi. Nella stagione 1975-1976, il Lille lascia lo Stadio “Henri Jooris”, simbolo dell’epoca d’oro del club, e si trasferisce al “Grimonprez-Jooris”, inaugurato il 28 ottobre 1975 in una partita con il Feyenoord.

Nel 1977 il club retrocede nuovamente in Ligue 2. La stagione successiva, torna comunque nella massima divisione francese. Nel frattempo, il sindaco Pierre Mauroy inaugura il centro di allenamento del club all’interno del complesso dello stadio. Nel 1979 il Lille chiude il campionato di Ligue 1 al sesto posto, il miglior risultato dal 1958. Nella stagione 1980-1981, il Lille diventa una società a economia mista in collaborazione con la città: la società è di fatto “pubblica” con il Comune che diventa l’azionista di maggioranza. Tra il 1980 e il 1984 la squadra naviga tra il nono e il 17.mo posto in campionato.

Dal 1984 al 2000: la retrocessione e il ritorno il Ligue 1

Halilhodzic che nel 1999-2000 porta il Lille nella massima divisione

Nella stagione 1984-1985 il Lille festeggia il quarantennale dalla nascita e giunge alle semifinale di Coppa di Francia. Seguono annate sotto il segno dell’anonimato con il belga Georges Heylens in panchina. Con l’arrivo di Jacques Santini, ex allenatore della Nazionale francese, il Lille chiude la stagione 1990-1991 al sesto posto, risultato che non raggiungeva dal ’79. Le dimissioni del presidente Jacques Amyot nel 1990 hanno fatto ripiombare il Lille in cattive acque e solo nel 1993, con la presidenza di Bernard Lecomte, le finanze del club si sono progressivamente ripristinate.

Nonostante ciò, il club francese non riesce a trovare la quadratura del cerchio: dal 1992 al 1997 cambia 7 allenatori: questo periodo culminerà con il 19° posto in campionato e la retrocessione nella seconda divisione francese. Per risollevare le sorti della squadra, viene chiamato in panchina Thierry Froger, votato miglior allenatore della Ligue 2 al termine della stagione precedente. Il Lille, tuttavia, fallisce la promozione per un punto e Froger, inizialmente confermato, viene esonerato all’inizio della stagione successiva. Per sostituirlo viene chiamato il bosniaco Halilhodzic. Il neo allenatore manca l’appuntamento con la promozione a causa di una differenza reti sfavorevole rispetto al Troyes, ma i tifosi dei “Mastini” sono conquistati dallo spirito mostrato dalla squadra. Nel 1999-2000, finalmente, il Lille torna in Ligue 1 dominando il campionato e chiudendo con 16 punti di vantaggio sul Guingamp secondo.

Dal 2001 al 2008: le prime apparizione europee e la vittoria dell’Intertoto

Il Lille celebrato nel dicembre 2001 dalla rivista ufficiale del club, dopo il terzo posto ottenuto nel girone di Champions League (Foto: losc.fr)

Da neopromossa, il Lille chiude la Ligue 1 2000-2001 al terzo posto: ciò significa qualificazione al turno preliminare della Champions League, obiettivo raggiunto dal club del nord della Francia per la prima volta nella sua storia. La stagione seguente, il club francese elimina il Parma e si qualifica per la fase a gironi di Champions. Nel gruppo con Deportivo La Coruna, Manchester United e Olympiacos, il Lille chiude al terzo posto e “retrocede” ai sedicesimi di Coppa Uefa, nei quali eliminano la Fiorentina. Agli ottavi i “Mastini” vengono eliminati però dal Borussia Dortmund: ai tedeschi, dopo l’1-1 in Francia, basta lo 0-0 casalingo per accedere ai quarti.

Nel 2001-2002 il Lille chiude il campionato al quinto posto. Nel 2003, con Claude Puel in panchina, arriva solo un 14° posto. Nel 2004, anno dell’ultima partita allo Stadio “Grimonprez-Jooris”, il Lille termina il campionato in decima posizione, ottenendo la qualificazione all’Intertoto. La stagione 2004-2005 si apre con la vittoria dell’Intertoto (insieme Schalke 04 e Villarreal) contro l’Uniao Leiria e la conseguente qualificazione alla Coppa Uefa (il Lille uscrà agli ottavi nel derby contro l’Auxerre) e si chiude con il secondo posto in campionato alle spalle del Lione.

All’alba del nuovo millennio, continua la risalita alla ribalta del club: nella stagione 2005-2006, il Lille si prende il lusso di battere il Manchester United nei gironi di Champions League, che chiude al terzo posto, scendendo in Coppa Uefa, nella quale viene eliminato agli ottavi di finale dal Siviglia futuro vincitore. In campionato la squadra di Puel chiude al terzo posto. La stagione 2006-2007 è una delle più belle nei tempi recenti del Lille: i “Mastini“, vincendo 0-2 a San Siro contro il Milan già qualificato, volano agli ottavi di Champions League per la prima volta nella loro storia (verranno poi eliminati nel doppio confronto con il Manchester United). In Ligue 1, i ragazzi di Puel si sfaldano nel finale e giungono decimi. Nel 2008, ultimo anno del francese in panchina, il Lille chiude il campionato al 7° posto.

Dal 2008 al 2019: il double con Rudi Garcia

Il Lille di Rudi Garcia che nel 2010-2011 vince Ligue 1 e Coppa di Francia (Foto: Losc.fr)

Nel 2008-2009 a sedere sulla panchina del Lille è Rudi Garcia: i “Mastini” chiudono il campionato al quinto posto, conquistando il pass per l’Europa League. La stagione 2009-2010 vede la squadra giungere agli ottavi di finale di Europa League contro il Liverpool e chiudere il campionato al quarto posto, staccando il pass europeo per la settima volta negli ultimi dieci anni. E’ solo il preludio al miracolo che stanno per compiere i ragazzi di Garcia: nel 2011 il Lille conquista il “double“, vincendo sia la Coppa di Francia (in finale contro il Psg) sia il campionato francese, conquistando il doppio successo che mancava dal 1946. In particolare, il Lille non vinceva la Coppa dal 1955 e il campionato dal 1954.

Nel 2012 il club francese, che sembra essere tornato ai fasti degli Anni 40 e 50, chiude il campionato in terza posizione e imbattuta per 17 partite di fila. Il 2011-2012 è però ricordato, anche e soprattutto, per l’esplosione di Eden Hazard. Il 17 agosto 2012 viene inaugurato il “Grand Stade Lille Metropole” (poi rinominato “Stade Pierre Mauroy” nel 2013). L’ultima stagione di Garcia (che poi passerà alla Roma) si chiude col sesto posto in campionato. Nel 2013-2014 l’allenatore è René Girard che conduce la squadra al terzo posto. Non va meglio nel 2015: il Lille chiude all’8° posto e non supera il girone di Europa League.

Nel 2016, nonostante alcune difficoltà, il club giunge quinto in classifica e in finale di Coppa di Lega, persa con il Psg. La stagione 2016-2017 inizia con la clamorosa eliminazione ai preliminari di Europa League per mano del modesto Gabala. Il Lille cambia tre tecnici e, dopo 15 anni, nel gennaio 2017, il presidente Michel Seydoux cede il club, rilevato da Gerard Lopez. La stagione vede il Lille 11°. Nell’estate 2017 la panchina viene affidata a Bielsa: il tecnico argentino viene sospeso dopo la tredicesima giornata (e poi esonerato) perché volato in Sud America da un amico malato senza il permesso del club. La retrocessione sembra a un passo, ma Christophe Galtier, chiamato in panchina per il girone di ritorno, riesce a centrare la salvezza in extremis. Il tecnico viene confermato per la stagione successiva e il Lille sotto la sua guida giunge al secondo posto dietro il Psg.

La rosa che sfiderà la Roma

Galtier, tecnico del Lille dal 2018

Molto attivo il Lille sul mercato: il club ha operato cessioni pesanti come quelle di Leao (30 milioni, al Milan), Pépé (80 milioni, all’Arsenal) e Thiago Mendes (22 milioni, al Lione), per un incasso totale di 132 milioni di euro per tre protagonisti della stagione scorsa.

In compenso sono arrivati gli acquisti di Osimhen (12 milioni, dallo Charleroi), Weah (10 milioni, dal Psg), André (7 milioni, dal Rennes), Bradaric (6,5 milioni, dall’Hajduk Spalato), Jardim (6 milioni, dal Rio Ave), Djalò (5 milioni, dal Milan), Mandava (3 milioni, dal Belenenses), Show (2 milioni, dal 1° de Agosto) e Agouzoul (600 mila, dal Kawkab Marrakech).

Nell’ultima amichevole giocata, il 27 luglio, il Lille ha perso 1-0 con il Celta Vigo: il tecnico Galtier ha schierato il 4-5-1: Maignan tra i pali; Celik, Fonte, Soumare e Bradaric in difesa; Weah, André, Thiago Maia, Luiz Araujo e Bamba a centrocampo; Remy era il terminale offensivo.

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