L’ex capitano giallorosso: “Certe volte esagerava perché lui non aveva un limite, un freno. Con Capello? Tanti litigi, ma il mister era innamorato di lui”
Francesco Totti ed Antonio Cassano, due giocatori fantastici e una delle coppie di attaccanti più forti che la Roma abbia mai avuto. L’ex Capitano giallorosso ha voluto ricordare il rapporto con il talento barese e lo ha fatto in una video intervista alla rivista spagnola Líbero, che già aveva rilasciato una parte del suo intervento alcune settimane fa. Queste le sue parole:
“Se una persona gli diceva qualcosa lui cambiava totalmente. Io per 4-5 mesi non ci ho parlato. Avevamo discusso per alcune cose che gli avevano detto. Lui è un personaggio che oggi è bianco domani è nero. Lui uccideva i giocatori. Tolti me, Batistuta, Samuel, agli altri diceva: ‘Tu sei un pippone, tu non sei capace a giocare’. Sbagliavano un passaggio e gli diceva ‘Tu devi andare a fare il farmacista’. Li uccideva tutti ma ti fa capire che personalità aveva perché era giovane e andava contro gente di 30 anni. Sbagliando, perché ci voleva rispetto. Ormai lo conoscevi e lo prendevi così com’era. Certe volte esagerava perché lui non aveva un limite, un freno. Con Capello troppe volte hanno litigato, ma era innamorato di lui perché sul campo era quello che ti dava qualcosa in più”.