“Friedkin? Ci fanno sentire molto uniti e compatti come una vera e propria famiglia. Mi è capitato poche volte di vedere proprietari di club presenti”
?️ La conferenza stampa di @Mayoral_Borja e @ChrisSmalling #ASRoma https://t.co/W0HGD8V3MS
— AS Roma (@OfficialASRoma) October 14, 2020
Fienga introduce la conferenza stampa dei due acquisti giallorossi: “Le difficoltà e la lunghezza della trattativa fanno capire come la Roma abbia voluto fortemente Chris Smalling ma anche come Chris ha voluto la Roma. Anche con Borja ci sono state le stesse forti volontà e motivazioni. Sono due grandi calciatori e due bravi ragazzi, motivati e hanno scelto la Roma rispetto a progetti che per blasone o importanza potevano sembrare più importanti del nostro. Speriamo ci aiuteranno a vincere”.
Insieme a Borja Mayoral, Chris Smalling si è presentato ai tifosi giallorossi nella consueta conferenza stampa di rito. Queste le sue parole:
Credi che questa Roma sia più forte di quella dell’anno scorso con i nuovi acquisti?
“Sono convinto che quest’anno la squadra sia più forte. L’anno scorso sono arrivato a fine mercato con un nuovo mister e quest’anno forti di una squadra che ha mantenuto la stessa ossatura siamo più forti”.
Quali sono le tue impressioni dopo alcuni giorni di lavoro a Trigoria?
“Le sensazioni sono state di pura felicità. L’accoglienza dei tifosi in aeroporto non l’avevo mai provata in vita mia. Quest’anno c’è tanta voglia di ricambiare l’affetto del pubblico aiutando la squadra a sollevare un trofeo”.
Accetteresti di indossare la fascia da capitano?
“Io ritengo che la Roma abbia uno dei migliori capitani che possa avere, Dzeko. La squadra ha bisogno sopratutto di leader dentro e fuori dal campo e io mi propongo di fare questo, anche migliorando il mio italiano. La Roma ha tanti leader e Dzeko è uno di questi, oltre che il capitano”.
Vuoi parlarci della campagna Missing Children grazie alla quale sono stati ritrovati alcuni bambini scomparsi?
“Quando sono arrivato era in corso questa campagna avviata già la scorsa stagione che aveva già riscosso molti successi. Posso esprimere il mio orgoglio ed è chiaro che quando si giocano questi temi vanno oltre il calcio. Ma è chiaro che il calcio può lanciare questi messaggi e la Roma fa molto in questo senso. La mia associazione benefica aiuta i bambini soprattutto con l’istruzione e la Roma ha mostrato disponibilità a collaborare con la mia associazione”.
Hai spinto tanto per tornare alla Roma o a Roma? Quanto ha contato la città e la squadra?
“Sono un calciatore e avevo in primis voglia di rivivere le gioie provate la scorsa stagione con questi compagni e questo mister. Poi c’è anche la vita privata e in questo la città ti dà un pacchetto completo. Ora spero di poter aiutare la squadra”.
Sei arrivato e ci sono i Friedkin. Avverti qualche novità rispetto alla scorsa gestione?
“Quando sono arrivato sono stato accolto in modo splendido. Una volta a Trigoria ho incontrato Guido, il vicepresidente Ryan ed è stato un piacere per me trovare volti noti e fare la conoscenza dei nuovi proprietari. Sono sempre presenti a Trigoria e anche l’altro giorno ci hanno seguito. Ci fanno sentire molto uniti e compatti come una vera e propria famiglia. Mi è capitato poche volte di vedere proprietari di club presenti alla squadra. Credo che sia importante per raggiungere i nostri obiettivi”.
