Il capitano giallorosso tenta il recupero in extremis
Lorenzo Pellegrini vuole provarci. Dopo aver lavorato individualmente nelle prime tre sedute della settimana, ieri il capitano giallorosso si è allenato parzialmente con il resto della squadra. La buona notizia è che il numero 7 sarà a disposizione per il match di domani contro il Genoa, anche se la sua presenza in campo dal 1′ è tutt’altro che scontata. La seduta di oggi sarà decisiva per capire le condizioni di Pellegrini: i problemi al quadricipite sono stati superati ma il giocatore non è ancora al 100%.
Sarà José Mourinho – alle 17.30 parlerà in conferenza stampa – a decidere se schierarlo tra i titolari. Considerata la ricaduta con cui Pellegrini era stato costretto a fare i conti all’inizio di gennaio alla fine dovrebbe prevalere la via della cautela ma, vista l’importanza che ricopre nello scacchiere tattico delloSpecial One, il suo utilizzo da inizio partita non è da escludere totalmente.
Domani all’Olimpico il tecnico dovrebbe puntare nuovamente sul 3-5-2: se il capitano giallorosso non dovesse farcela, ad iniziare la partita in mezzo al campo dovrebbero essere Cristante, Sergio Oliveira e Mkhitaryan con Karsdorp e Maitland–Niles sugli esterni. L’inglese verrà riproposto ancora una volta sulla corsia sinistra, Viña infatti è rientrato dagli impegni con l’Uruguay soltanto ieri – a Trigoria ha svolto lavoro defaticante – e dovrebbe essere risparmiato da Mou. Davanti a Rui Patricio confermata la difesa a tre con Mancini, Smalling e Ibanez, in attacco invece spazio al tandem Zaniolo–Abraham. Lo scrive “Il Tempo”.